Workshop_23/ New Alliance
condotto dal CAE/Critical Art Ensemble
3, 4, 5, 6 Novembre
Alleanza: associazione o patto tra pari ai fini di mutuo sostegno e in vista di un obiettivo comune. Piante e uomini sono alleati? Per il momento, no. Ma, potrebbero? Sarebbe opportuno o necessario? Perché e soprattutto come?
Da queste domande è nato il workshop con Steve Kurtz, Steve Barnes e Lucia Sommer, ovvero il CAE / Critical Art Ensemble, il provocatorio collettivo statunitense che al tabù della specializzazione oppone l’affermazione di un piano di discussione pubblico e partecipato sui temi della scienza, della tecnologia e della politica. In questa occasione, il team artistico, al suo primo workshop in Italia, ha gestito il gruppo di lavoro al PAV e all’interno della fiera ARTISSIMA 18, a partire dall’elaborazione critica sviluppata, nel corso degli ultimi anni, sull’immaginario associato alle idee di natura e artificio, messo sempre più spesso in discussione dalla biotecnologia.
Metodo New Alliance
Colore, 47’29”, 2012
PAV / Attività Educative e Formative, Torino
Workshop_22/ Living Works
condotto da Eduardo Kac
10 giugno
Eduardo Kac durante il primo giorno di apertura della sua mostra personale ha condotto Living works, laboratorio di conoscenza vissuto attraverso la dimensione conviviale e la conversazione informale.
Negli anni ‘80 è conosciuto come pioniere della Holopoetry e della Telepresence Art e negli anni ’90 crea le nuove categorie di Biotelematica (arte in cui il processo biologico è intrinsecamente connesso alle reti digitali) e Arte Transgenica (nuova forma d’arte basata sull’uso delle tecniche di ingegneria genetica al fine di creare organismi viventi unici).
Eduardo Kac è anche noto per aver creato opere nelle quali le azioni condotte dai partecipanti via internet hanno una diretta manifestazione fisica nello spazio remoto, luogo di esposizione delle opere.
Living Works
Colore, 12’24”, 2011
PAV / Attività Educative e Formative, Torino
Workshop_21/Noi che prendiamo il sole al PAV
condotto da Piero Gilardi
27 maggio
Nell’ambito dell’annuale iniziativa Giorno per Giorno dedicata quest’anno alla figura di Alighiero Boetti, il PAV ha proposto un workshop, condotto da Piero Gilardi, il cui spunto è stato Io che prendo il sole a Torino, lavoro allestito dall’artista nel gennaio 1969, dove la sagoma dell’artista – sdraiato a bearsi di un imprevisto sole invernale – si materializza mediante manufatti estemporanei di cemento a presa rapida. L’idea è stata ripresa dai partecipanti a partire da materiali del repertorio naturale come argilla, semi, fieno, fibre e sostanze vegetali, al fine di disvelare la vitalità psichica e fisica del corpo, che si pone in posizione ricettiva rispetto all’ambiente e ai fenomeni naturali, aprendosi con fiducia al contatto, all’incontro e allo scambio dinamico con l’insieme del vivente.
Noi che prendiamo il sole al PAV
B/N, 3’14”
PAV / Attività Educative e Formative, Torino
Workshop _20/ Il mio specchio: percezione non normativa
condotto da Evgen Bavcar
29, 30 aprile
Il lavoro fotografico di Bavcar è stato il centro di una serie di iniziative pubbliche articolate su un programma di appuntamenti rivolti a diversi pubblici. A cominciare dall’atteso workshop dove, attraverso le modalità operative dell’artista – cieco dall’età di dodici anni – il gruppo di lavoro (vedenti e non) ha potuto riflettere sulla percezione di sé e del mondo attraverso la pratica del ritratto e dell’autoritratto in una relazione dinamica con l’Altro. Il workshop, articolato in attività pratiche – shot fotografici in laboratorio e tra la folla dell’8 Gallery – e momenti di riflessione corale e condivisione dell’esperienza, ha potuto svelare quei meccanismi di creazione delle immagini che, intrecciando mondo immaginario e narrazione, vanno oltre la priorità della visione oculocentrista.
Il mio specchio: percezione non normativa
Colore 6’04”
PAV / Attività Educative e Formative, Torino
Workshop _19/ Coltivare cultura
condotto da Marta De Menezes
5 febbraio
L’artista ha condotto al PAV il workshop alla scoperta del territorio della materia organica, per molti nuovo e a tratti perturbante, che costituisce e fonda il corpo. L’artista portoghese che esplora l’interazione fra arte e biologia, e che attua la sua pratica artistica in stretta collaborazione con laboratori di ricerca, propone la materia vivente dei funghi e batteri come medium estetico della trasformazione attraverso il colore.
L’attività si è svolta in collaborazione con la Fondazione per le biotecnologie di Torino.
Coltivare cultura
Colore, 10’24”, 2011
PAV / Attività Educative e Formative, Torino