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BODY NATURE
Marta De Menezes, Dario Neira
A cura di Claudio Cravero
5 febbraio - 24 aprile 2011
Inaugura Body Nature, doppia personale di Marta De Menezes e Dario Neira, a cura di Claudio Cravero e nell’ambito dell’Art Program diretto da Piero Gilardi.
Body Nature, accostamento di due sostantivi in lingua inglese, rimanda alla natura intesa come corpo, ma anche al corpo in senso proprio, fatto di natura e in essa immerso, ossia agente vivente e comunicante nel mondo. I lavori in mostra si caratterizzano così per l’impiego, quasi esclusivo, di materiali biologici (DNA, proteine, cellule, batteri) intesi come medium. Interpellando le più recenti ricerche biotech, Neira e De Menezes intendono mostrare come il corpo sia di fatto accomunato al resto del vivente in virtù della comune componente organica. Se uomo e mondo condividono la stessa natura, il corpo non è altro che il filtro, la soglia attraverso la quale interno ed esterno comunicano.
Mentre la biologia e le biotecnologie, con gli ultimi sviluppi della chirurgia plastica e dell’ingegneria tessutale, fino a poco tempo fa erano utilizzate dagli artisti con intento provocatorio (Stelarc, Orlan), oggi costituiscono semplicemente lo strumento con cui esprimersi, e non il tema centrale affrontato. Filtrati dunque con gli strumenti tipici del laboratorio, propri della scienza, i loro sguardi sono narrazioni che parlano dell’esistenza, ossia dell’essere - attraverso il corpo biologico - in un preciso contesto. Proteic Portrait, installazione principale di Marta De Menezes (1975, Lisbona; alla sua prima presenza italiana) si presenta come vero e proprio atelier d’artista, luogo della creazione e della sperimentazione. Si tratta a tutti gli effetti di un laboratorio in cui si fondono esperienze artistiche e scientifiche, l’una funzionale all’altra nella creazione di mArta, ritratto proteico dell’artista. Lo studio dei meccanismi chimico-organici è anche la base di Functional Portrait, immagini registrate dalla risonanza magnetica del cervello dell’artista impegnata in una precisa attività. Uno scan-selfportrait, sempre realizzato attraverso l’impiego di strumentazioni mediche come l’RMN, è anche Somato Landscape di Dario Neira (1963, Torino) che restituisce un’immagine di sé “all’osso”, essenziale e organica, eppure ancora capace di raccontare le emozioni e l’intimità, anche psichica, del soggetto. In questa direzione, i lavori di Neira parlano di una terza natura, dimensione che costituisce l’unione di arte, scienza e sacro, poiché l’essere umano, conscio dei processi e dei meccanismi corporei, s’interroga da sempre sul mistero dell’esistenza e della morte. Nasce così, nella corte del PAV, Claustrum, installazione sonora sul mondo dello spirito che, conservato nel corpo e nella mente, si sviluppa artisticamente attraverso una narrazione frammentata, un percorso emotivo scandito da parole tratte da Le Ceneri di Gramsci e pronunciate dallo stesso Pasolini.
Nella serra, spazio principale del PAV, le opere di De Menezes e Neira sono accostate in modo da rintracciare una matrice comune, un’affinità che va al di là degli strumenti e dei soggetti che, apparentemente simili, sfumano le categorie di genere maschile e femminile. La relazione dei lavori è infatti riscontrabile nell’attenta, quanto critica, visione della realtà, la stessa che spinge entrambi a indagare i problemi etici sollevati dalle pratiche mediche e scientifiche impiegate e, più in generale, il loro modo di inscriversi nella società.
Marta De Menezes, ha condotto il Workshop_19/Coltivare Cultura, una sperimentazione di laboratorio alla scoperta del territorio, per molti nuovo e a tratti perturbante, della materia organica che costituisce e fonda il corpo. Il workshop fa parte della serie di attività, curate da Orietta Brombin, che vedono gli artisti impegnati in progetti svolti insieme ai partecipanti. Durante tutto il periodo di esposizione lo staff educativo del PAV conduce inoltre TATTOO, laboratorio rivolto alle scuole e ai gruppi. L’attività, che riscopre le analogie fra i segni naturali e gli stilemi tipici della tradizione del tatuaggio, declina in modo partecipativo i temi al centro della mostra: lab@parcoartevivente.it.
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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Orario invernale: venerdì ore 15-18
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Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Orario estivo: da mercoledì a venerdì
ore 16-19, sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
PAV Staff
Fondatore acPav / PAV
PIERO GILARDI
fondazionecentrostudipierogilardi.org
Direttore
ENRICO CARLO BONANATE
Curatore
MARCO SCOTINI
Assistente alla produzione
ALESSANDRA MESSALI
Attività Educative e Formative
Curatrice
ORIETTA BROMBIN
Educatrice museale
ELISABETTA REALI
Organizzazione eventi
VALENTINA BONOMONTE
Allestimenti
GIULIANA PONTI
Mediatore culturale
DEBORAH PARISI
Biglietteria
MARCO MONTATO
Obblighi di pubblicità e trasparenza ex L. 124/2017 Anno 2022 – soggetto ricevente: AcPAV (C.F. 08642260015)
Soggetto erogante:
1) Regione Piemonte – somme incassate:
-Euro 23.871,00 in data 26/04/2022, a titolo di acconto contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 38.464,80 in data 17/10/2022 a titolo di saldo contributo attività anno 2020 (determinazione dirigenziale n. 352/A2003B/2020 del 17 dicembre 2020)
2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
-Euro 40.790,00 a titolo di saldo contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 57.680,00 a titolo di saldo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 341/A2003C del 28 novembre 2022)
3) Comune di Torino – somme incassate:
– Euro 70.000,00 in data 04/08/2022, a titolo di contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 4821 del 20 ottobre 2021)
4) Comune di Torino – somme assegnate (non incassate):
-Euro 100.000,00 a titolo di contributo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 6711 del 15/12/2022)