The God-Trick
5 maggio – 21 ottobre 2018
Il PAV Parco Arte Vivente presenta The God-Trick, mostra collettiva, curata da Marco Scotini, con la quale il Centro celebra i dieci anni d’apertura.
La mostra, inaugurata in occasione del convegno internazionale Antropocene. Crisi ecologica e potenzialità trasformative dell’arte, presenta i lavori di artisti che già in passato sono intervenuti nel contesto del PAV, ovvero Lara Almarcegui, Michel Blazy, Critical Art Ensemble, Piero Gilardi, Bonnie Ora Sherk e Nomeda e Gediminas Urbonas, con l’obiettivo di affrontare (e ancor più problematizzare) uno dei dibattiti che, negli ultimi anni, si è maggiormente imposto sulla scena internazionale dell’arte contemporanea, ovvero la questione relativa all’Antropocene.
Un dibattito pervasivo e corale, che attraversa trasversalmente ogni ambito della conoscenza. Dalla scienza ai cultural studies, dalla filosofia alle pratiche sonore, dalla politica fino alle arti visive, una moltitudine di voci ha creato un complesso reticolato di opinioni, teorie e proposte pragmatiche a partire dall’urgenza imposta dal cambiamento climatico e dalle modifiche ambientali di matrice antropogenica.
Il titolo della mostra prende le mosse da una figura centrale al dibattito come Donna Haraway. Nota ai più come madre del pensiero Cyber femminista, Haraway in più occasioni ha cercato di disarticolare ogni attitudine convenzionale alla lettura dell’Antropocene, arrivando a formulare alternative praticabili e metafore cariche di potere narrativo e generativo. “Non vogliamo teorizzare il mondo, ed ancor meno agire nel mondo, in termini di Sistemi Globali” scrive Haraway. Al contrario, si tratterebbe di sottoporre qualsivoglia pretesa di “oggettivazione” del piano del reale ad un attento e puntuale esercizio di scetticismo, di analisi destrutturante, di dubbio. Un esercizio atto a svelare quello che Haraway definisce provocatoriamente il “Trucco di Dio”: un trucco che si fonda sull’illusione di eliminare il corpo dalla conoscenza. Per Haraway la conoscenza è sempre situated knowledge, innestata all’interno e dall‘interno di un corpo la cui capacità di fare esperienza è sempre determinata da un preciso carico di memoria, da un preciso carico di storia. Un tema trattato, a sua volta, da Jason W. Moore, in rapporto all’opposizione uomo / natura.
Michel Blazy, Foret de balais Piero Gilardi, Labirintico Antropocene Michel Blazy, Foret de balais Bonnie Ora Sherk, A Living Library is Cultivating the Human & Ecological Garden Critical Art Ensemble, Environmental Triage: an experiment in Democracy and Necropolitics Critical Art Ensemble, Environmental Triage: an experiment in Democracy and Necropolitics Critical Art Ensemble, Environmental Triage: an experiment in Democracy and Necropolitics Urbonas, Folk Stone Plant Lara Almarcegui, Mineral rights Lara Almarcegui, Scavo Piero Gilardi, Labirintico Antropocene Piero Gilardi, Labirintico Antropocene Piero Gilardi, Labirintico Antropocene Piero Gilardi, Labirintico Antropocene