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TRANSIZIONI DI FASE
23 gennaio - 22 febbraio 2015
Gioberto Noro non è il nome di un singolo artista, bensì il moniker dei due fotografi torinesi Sergio Gioberto (1952, Torino) e Marilena Noro (1961, Torino), che non a caso scelgono di elidere la congiunzione “e” nel presentarsi. Il loro lavoro è infatti frutto di uno sforzo congiunto, di una perfetta comunione di intenti.
Difficilmente, di fronte al loro lavoro, lo spettatore può limitarsi a un'osservazione passiva. Qualcosa, in questi scorci di paesaggio in cui natura ed edifici incompiuti interagiscono, stimola un fecondo senso di inquietudine, portandoci a riflettere non solo sulla singola immagine, ma, a ben vedere, sullo statuto della fotografia nel suo complesso. La domanda che ci si pone è: il soggetto è reale?
Nel libro Un'autentica bugia, il giornalista Michele Smargiassi sostiene l'inconsistenza del problema del vero, per quanto concerne la fotografia, un mezzo d'espressione che comincia a "mentire" ben prima dell'avvento del digitale. Il processo di trasformazione di una serie di elementi reali in un'immagine bidimensionale impone al mezzo fotografico di alterare la realtà. La fotografia è un'impronta del reale, ma non è e non può essere il reale medesimo; non può narrarci storie e situazioni lineari, limpide e automaticamente leggibili, ma può fornirci degli elementi e suggerirci una serie di domande con le quali provare a comprendere questi stessi elementi.
Il rapporto che le opere di Gioberto Noro intrattengono con il reale non si configura come una relazione pacifica e lineare, piuttosto come uno "scontro dialettico", nel quale l'atto del fotografare (un gesto che rivela la sua intrinseca violenza, per il mondo anglosassone, già nell'uso del verbo to shoot) divora le impronte di una serie di soggetti e le sottopone a un processo di alterazione regolato da inversioni di polarità, da quelle dinamiche di contrasto che, in senso letterale quanto metaforico, appaiono come una condizione costante del mezzo fotografico.
In Transizioni di fase la materia allo stato gassoso è oggetto di ricerca degli artisti, quale forma di mutamento, evoluzione e alterazione della percezione. Della serie Elogio della nuvola fa parte Omaggio ad Antonio da Correggio, dove il contrasto tra l'astrattezza fisica delle nuvole e il rigore delle pareti in cemento scatena nello spettatore un senso di inquietudine e quasi la necessità di collocare i soggetti nello spazio e nel tempo. Dal senso di straniamento aereo, con il lavoro inedito Tränengas Landshaft #2, si passa ad analizzare il soggetto gassoso a livello terreno, che, insinuandosi nella folta vegetazione, si allarga e si muove sulla scena come in cerca di qualcosa o qualcuno. Non si tratta di una nuvola e non è lontano da noi; le domande che ci poniamo sono: cos’è? Chi lo ha fatto? Perché?
In D-Zone #1 troviamo invece una situazione di civilizzazione, di evoluzione, dove la vegetazione riprende possesso degli spazi e ci pone nuovamente nella posizione di domandarci a cosa stiamo assistendo. Chi è predatore? Uomo o Natura?
Il lavoro di Gioberto Noro è quindi il risultato di un’attenta analisi e la selezione di elementi che costituiscono non solo la singola immagine, ma un punto di osservazione sulla fotografia quale mezzo di espressione rivelatorio.
Nell’ambito della mostra, le Attività Educative e Formative del PAV presentano Il Teatro della Luce, laboratorio che analizza la percezione della scena prospettica posta in relazione a quanto vi appare: il suo contenuto. Il soggetto, la nuvola, forma aerea e impalpabile, può essere rappresentato grazie a diversi materiali e strumenti per essere osservato attraverso un dispositivo che, a livello cognitivo ed esperienziale, ripropone l’annoso conflitto fra i due tipi di rappresentazione: la visione sfumata e soggettiva, da un lato, e l’osservazione nitida e scientifica basata sulla prospettiva, dall’altro. In questo modo, come anche nella tecnica fotografica dichiarata dagli autori delle opere, si può arrivare a realizzare un saggio di costruzione dell’immagine attraverso la scomposizione dei suoi elementi di base: la prospettiva, lo sfondo, la luce.
Il Teatro della Luce viene proposto nella forma di laboratorio per le famiglie all’interno della rassegna DOMENICA=WORKSHOP.
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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da martedì a venerdì
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Orario estivo: da mercoledì a venerdì
ore 16-19, sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
PAV Staff
Fondatore acPav / PAV
PIERO GILARDI
fondazionecentrostudipierogilardi.org
Direttore
ENRICO CARLO BONANATE
Curatore
MARCO SCOTINI
Assistente alla produzione
ALESSANDRA MESSALI
Attività Educative e Formative
Curatrice
ORIETTA BROMBIN
Educatrice museale
ELISABETTA REALI
Organizzazione eventi
VALENTINA BONOMONTE
Allestimenti
GIULIANA PONTI
Mediatore culturale
DEBORAH PARISI
Biglietteria
MARCO MONTATO
Obblighi di pubblicità e trasparenza ex L. 124/2017 Anno 2022 – soggetto ricevente: AcPAV (C.F. 08642260015)
Soggetto erogante:
1) Regione Piemonte – somme incassate:
-Euro 23.871,00 in data 26/04/2022, a titolo di acconto contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 38.464,80 in data 17/10/2022 a titolo di saldo contributo attività anno 2020 (determinazione dirigenziale n. 352/A2003B/2020 del 17 dicembre 2020)
2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
-Euro 40.790,00 a titolo di saldo contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 57.680,00 a titolo di saldo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 341/A2003C del 28 novembre 2022)
3) Comune di Torino – somme incassate:
– Euro 70.000,00 in data 04/08/2022, a titolo di contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 4821 del 20 ottobre 2021)
4) Comune di Torino – somme assegnate (non incassate):
-Euro 100.000,00 a titolo di contributo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 6711 del 15/12/2022)