Chto Delat and Free Home University. Resonating with Zapatismo
First Mouvement: To Navigate Backward
(Quando le radici iniziano a muoversi: Chto Delat e Free Home University. Primo movimento: Navigare all’incontrario: in risonanza con lo Zapatismo) a cura di Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov
11 settembre 2021, ore 18.30
ingresso gratuito
Presentazione del libro curato da Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov (FHU), con l’editrice Chiara Figone (Archive Books, Berlino) e l’antropologa Gaia Pasini.
When the roots start moving. To navigate backward / Resonating with Zapatismo, Chto Delat e Free Home University- Mouvement One, Archive Books, 2021.
II libro, primo di tre movimenti, raccoglie contributi di diversi autori che rispondono alle sollecitazioni degli Zapatisti, indigeni campesini del Chiapas (per la prima volta in visita in Europa durante l’estate del 2021), che dal 1994 sostengono la propria rivoluzione anticapitalista e di autonomia, costruendo una propria infrastruttura governativa e politica indipendentemente dall stato centrale. Nel libro, saggi sulla poetica e politica Zapatista e sulla loro pedagogia civica si alternano a opere degli artisti e attivisti russi del collettivo Chto Delat, che sin dal 2015 conduce un orientamento lento nello Zapatismo, ovvero una ricerca artistica, politica e pedagogica che include una trilogia di film, installazioni, lavori visivi e processi di apprendimento orizzontali in collaborazione con varie comunità in Russia, Italia, Grecia e Messico.
La presentazione si svolge nel contesto del workshop, a cura delle AEF del PAV, Gente di Farina, Acqua e Sale il cui titolo è tratto dall’omonimo learning film realizzato dal collettivo russo Chto Delat con Free Home University nel 2019. Nella mostra SUSTAINING ASSEMBLY il film è presente insieme a documenti, arazzi e bandiere realizzati dai partecipanti dei percorsi pedagogici condotti dagli artisti Babi Badalov, Nikolay Oleynikov, Luigi Coppola e Isabella Faggiano.
Free Home University Collective al crocevia tra arte partecipata, ricerca sociale, pedagogia sperimentale e impegno politico, porta avanti dal 2014 investigazioni artistiche e processi di ricerca conviviale, con interventi in territori marginali insieme a comunità di lotta e di pratica, in particolare intorno a questioni di giustizia sociale ed ecologica, attraverso prospettive artistiche, metodi di apprendimento trasversali, la condivisione orizzontale dei saperi. Un’esperienza intensamente collettiva, in cui vivere insieme e co-creare uno spazio-tempo condiviso sono i principali strumenti pedagogici, ha portato alla creazione di una comunità porosa di artisti, studiosi, contadini, attivisti, pensatori, change makers, migranti che partecipano a momenti di studio, vita, lavoro, creazione, producendo cambiamento.

L’evento si è svolto nell’ambito del workshop realizzato con il supporto del Ministero della Transizione Ecologica e Solidale francese, nell’ambito del progetto The Table and the Territory – food, sustainability and art projects in Europe co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.