Il PAV Parco Arte Vivente ha aderito alla Costituzione del Manifesto per la Cultura Accessibile a tutti, promosso dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e da CPD Consulta Persone in Difficoltà di Torino.
L’obiettivo finale è di impegnarsi per una cultura sempre più accessibile a tutti – quindi anche alle persone con disabilità – che ogni responsabile di eventi culturali e di spazi culturali, operatore culturale, operatore teatrale e dello spettacolo dal vivo, artista, musicista, amministratore pubblico e privato e chiunque sostenga e finanzi, a vario titolo, il settore culturale, deve cominciare a prendersi. I promotori del manifesto auspicano che il documento venga sottoscritto e adottato da altri soggetti, per una maggiore estensione e diffusione a tutto il settore culturale e alle diverse professionalità che ne fanno parte. Gli estensori del manifesto si impegnano a promuovere la realizzazione di studi, ricerche, sperimentazioni e attività orientate a conseguire l’accessibilità, per qualsiasi persona, agli eventi culturali e ai luoghi della cultura o di interesse culturale. Si impegnano altresì a sollecitare il rispetto delle normative esistenti e a promuoverne ulteriori approfondimenti.
Nel dicembre 2010, per iniziativa della Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino e del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, è stato costituito un “Tavolo di confronto sul tema della cultura accessibile”, dove istituzioni, associazioni e operatori culturali si confrontano sulle tematiche dell’accessibilità della cultura a tutti i pubblici.
I partecipanti al tavolo sono
Associazione Artepertutti, Ivrea; Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli; Consulta per le persone in difficoltà Onlus, Torino; Cittadellarte Fondazione Pistoletto Onlus, Biella; Città di Torino; Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie; Servizio Disabili: Coordinamento Interventi e Servizi Integrati per la Disabilità Motoria e Arte Plurale; Fondazione Fitzcarraldo, Torino; Fondazione Paideia Onlus, Torino; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Torino Musei; GAM Torino; Istituto Italiano per il Turismo per tutti, Torino; Istituto dei Sordi di Torino; La Venaria Reale, Venaria; Museo Civico Casa Cavassa, Saluzzo; Museo Nazionale del Cinema, Torino; Parco Arte Vivente, Torino; Piano di valorizzazione Valle di Susa Tesori di Arte e Cultura Alpina, Susa; Susa Culture Project - Tactile Vision Onlus; Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Torino
“Lavorare a stretto contatto con le comunità per ispirare il cambiamento sociale attraverso l’arte”, queste le motivazioni della prestigiosa giuria del Turner Prize 2021, autorevole premio alle più rappresentative ricerche “di frontiera” dell’arte contemporanea del Regno Unito, promosso dalla Tate Britain. Proprio la frontiera delle arti visive e performative vede confermati in questa edizione due importanti passaggi paradigmatici dell’estetica corrente: la scelta di artisti che operano in modalità collettiva e la ricerca artistica condotta in ambiti liminari, con una chiara propensione all’attivismo sociale. Con tali presupposti, la rosa dei cinque candidati finalisti - per la prima volta - è composta interamente da collettivi artistici britannici, fra questi il Project Art Works.
Vinto dall’Array Collective, gruppo di artisti di Belfast, premiati per la creazione di pratiche collaborative in risposta ai problemi che interessano l’Irlanda del Nord, l’edizione 2021 del Turner Prize porta alla ribalta, tra i temi ricorrenti dibattuti nel tempo presente, fra gli altri quello della neurodivergenza come valore di pratica artistica...
Osservando la frontiera: arte e divergenze creative.
Orietta Brombin
curatrice AEF/PAV Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d’arte contemporanea, Torino
Accompagnamento alle mostre
Durante la visita alla mostra temporanea, al Parco e all’esposizione permanente interattiva Bioma di Piero Gilardi, si dà particolare risalto alla molteplicità delle percezioni, anche attraverso la vicarietà e la globalità dei sensi.
Il percorso di visita – soprattutto in Essenze odorose e Suoni mutevoli, i dispositivi artistico-tecnologici che sono esperiti attraverso le percezioni olfattiva e uditiva – viene condotto secondo una modalità che predilige la narrazione, la collocazione spaziale, la tattilità e la pluralità delle percezioni.
Paesaggi/L'alfabeto invisibile della terra
Nel laboratorio L’alfabeto invisibile della terra il campo d’indagine si focalizza sulla percezione tattile e olfattiva e sulla capacità di comunicare attraverso l’interazione di molteplici linguaggi: la materia artistica, il testo scritto, la pratica del giardinaggio. La realizzazione di una porzione di giardino, seminato a erba e segnato da una scritta in braille (o stampatello) tracciata con sfere di idrogeli, è l’esito dell’attività realizzabile con l’ausilio del solo tatto.
I materiali impiegati sono tratti dal repertorio del vivente e riuniscono insieme l’antico rito della semina e la linearità comunicativa del codice Braille o del codice alfanumerico. Parole effimere, adagiate sulla terra, e semi pronti a germinare determinano il disegno di impianti coltivati, unione di natura e cultura attenta alla fragilità di insolite modalità percettive.
Microsguardi/Per molteplici sensi
Dedicato, fra i vari pubblici, anche a un pubblico cieco o ipovedente, il programma prevede sessioni di laboratorio che, sulla base dell’interazione con l’installazione Bioma, sviluppano esperienze di coinvolgimento cognitivo ed espressivo attraverso una metodologia processuale e relazionale suggerita dall’omonimo saggio di Domenico Papa sulla pluralità della percezione dei sensi. La parte di creazione laboratoriale ha inizio con un atto performativo che mira alla conoscenza delle dimensioni e del formato del supporto cartaceo offerto, ottenuta tramite una ricognizione tattile.
Al fine di rappresentare una forma geometrica semplice, si disegna con uno strumento tracciante sul foglio aiutandosi con entrambe le mani al fine di delimitare una superficie chiusa. L’immagine prodotta viene poi fotocopiata e, tramite il sistema Minolta, il segno piatto può acquisire un volume e diventare così facilmente riconoscibile al tatto. A questo punto i partecipanti vengono accompagnati al tavolo espositore corredato da contenitori per i diversi materiali naturali (semi, sughero, lana, frammenti di corteccia…) e materiali industriali (fibra metallica, gomma piuma colorata, strisce di fogli di plastica trasparenti…) per scegliere poi il materiale più interessante e riempire la superficie precedentemente tracciata.
Al termine dell’esperienza si può dare lettura dell’elaborato per narrare le immagini mentali, le proiezioni introspettive e motivare le scelte e i loro significati estetici.
A discrezione dei partecipanti si dà la possibilità di agire bendati nell’azione di laboratorio al fine di sollecitare consapevolezze profonde legate all’olfatto,all’udito, al tatto e all’immaginazione.
Il PAV Parco Arte Vivente ha aderito alla Costituzione del Manifesto per la Cultura Accessibile a tutti, promosso dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e da CPD Consulta Persone in Difficoltà di Torino.
L’obiettivo finale è di impegnarsi per una cultura sempre più accessibile a tutti – quindi anche alle persone con disabilità – che ogni responsabile di eventi culturali e di spazi culturali, operatore culturale, operatore teatrale e dello spettacolo dal vivo, artista, musicista, amministratore pubblico e privato e chiunque sostenga e finanzi, a vario titolo, il settore culturale, deve cominciare a prendersi. I promotori del manifesto auspicano che il documento venga sottoscritto e adottato da altri soggetti, per una maggiore estensione e diffusione a tutto il settore culturale e alle diverse professionalità che ne fanno parte. Gli estensori del manifesto si impegnano a promuovere la realizzazione di studi, ricerche, sperimentazioni e attività orientate a conseguire l’accessibilità, per qualsiasi persona, agli eventi culturali e ai luoghi della cultura o di interesse culturale. Si impegnano altresì a sollecitare il rispetto delle normative esistenti e a promuoverne ulteriori approfondimenti.
Nel dicembre 2010, per iniziativa della Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino e del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, è stato costituito un “Tavolo di confronto sul tema della cultura accessibile”, dove istituzioni, associazioni e operatori culturali si confrontano sulle tematiche dell’accessibilità della cultura a tutti i pubblici.
I partecipanti al tavolo sono
Associazione Artepertutti, Ivrea; Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli; Consulta per le persone in difficoltà Onlus, Torino; Cittadellarte Fondazione Pistoletto Onlus, Biella; Città di Torino; Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie; Servizio Disabili: Coordinamento Interventi e Servizi Integrati per la Disabilità Motoria e Arte Plurale; Fondazione Fitzcarraldo, Torino; Fondazione Paideia Onlus, Torino; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Torino Musei; GAM Torino; Istituto Italiano per il Turismo per tutti, Torino; Istituto dei Sordi di Torino; La Venaria Reale, Venaria; Museo Civico Casa Cavassa, Saluzzo; Museo Nazionale del Cinema, Torino; Parco Arte Vivente, Torino; Piano di valorizzazione Valle di Susa Tesori di Arte e Cultura Alpina, Susa; Susa Culture Project - Tactile Vision Onlus; Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Torino
Osservando la frontiera: arte e divergenze creative.
Orietta Brombin
curatrice AEF/PAV Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d’arte contemporanea, Torino
“Lavorare a stretto contatto con le comunità per ispirare il cambiamento sociale attraverso l’arte”, queste le motivazioni della prestigiosa giuria del Turner Prize 2021, autorevole premio alle più rappresentative ricerche “di frontiera” dell’arte contemporanea del Regno Unito, promosso dalla Tate Britain. Proprio la frontiera delle arti visive e performative vede confermati in questa edizione due importanti passaggi paradigmatici dell’estetica corrente: la scelta di artisti che operano in modalità collettiva e la ricerca artistica condotta in ambiti liminari, con una chiara propensione all’attivismo sociale. Con tali presupposti, la rosa dei cinque candidati finalisti - per la prima volta - è composta interamente da collettivi artistici britannici, fra questi il Project Art Works.
Vinto dall’Array Collective, gruppo di artisti di Belfast, premiati per la creazione di pratiche collaborative in risposta ai problemi che interessano l’Irlanda del Nord, l’edizione 2021 del Turner Prize porta alla ribalta, tra i temi ricorrenti dibattuti nel tempo presente, fra gli altri quello della neurodivergenza come valore di pratica artistica...
Accompagnamento alle mostre
Durante la visita alla mostra temporanea, al Parco e all’esposizione permanente interattiva Bioma di Piero Gilardi, si dà particolare risalto alla molteplicità delle percezioni, anche attraverso la vicarietà e la globalità dei sensi.
Il percorso di visita – soprattutto in Essenze odorose e Suoni mutevoli, i dispositivi artistico-tecnologici che sono esperiti attraverso le percezioni olfattiva e uditiva – viene condotto secondo una modalità che predilige la narrazione, la collocazione spaziale, la tattilità e la pluralità delle percezioni.
Paesaggi/L'alfabeto invisibile della terra
Nel laboratorio L’alfabeto invisibile della terra il campo d’indagine si focalizza sulla percezione tattile e olfattiva e sulla capacità di comunicare attraverso l’interazione di molteplici linguaggi: la materia artistica, il testo scritto, la pratica del giardinaggio. La realizzazione di una porzione di giardino, seminato a erba e segnato da una scritta in braille (o stampatello) tracciata con sfere di idrogeli, è l’esito dell’attività realizzabile con l’ausilio del solo tatto.
I materiali impiegati sono tratti dal repertorio del vivente e riuniscono insieme l’antico rito della semina e la linearità comunicativa del codice Braille o del codice alfanumerico. Parole effimere, adagiate sulla terra, e semi pronti a germinare determinano il disegno di impianti coltivati, unione di natura e cultura attenta alla fragilità di insolite modalità percettive.
Microsguardi/Per molteplici sensi
Dedicato, fra i vari pubblici, anche a un pubblico cieco o ipovedente, il programma prevede sessioni di laboratorio che, sulla base dell’interazione con l’installazione Bioma, sviluppano esperienze di coinvolgimento cognitivo ed espressivo attraverso una metodologia processuale e relazionale suggerita dall’omonimo saggio di Domenico Papa sulla pluralità della percezione dei sensi. La parte di creazione laboratoriale ha inizio con un atto performativo che mira alla conoscenza delle dimensioni e del formato del supporto cartaceo offerto, ottenuta tramite una ricognizione tattile.
Al fine di rappresentare una forma geometrica semplice, si disegna con uno strumento tracciante sul foglio aiutandosi con entrambe le mani al fine di delimitare una superficie chiusa. L’immagine prodotta viene poi fotocopiata e, tramite il sistema Minolta, il segno piatto può acquisire un volume e diventare così facilmente riconoscibile al tatto. A questo punto i partecipanti vengono accompagnati al tavolo espositore corredato da contenitori per i diversi materiali naturali (semi, sughero, lana, frammenti di corteccia…) e materiali industriali (fibra metallica, gomma piuma colorata, strisce di fogli di plastica trasparenti…) per scegliere poi il materiale più interessante e riempire la superficie precedentemente tracciata.
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Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
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