2024
Naturalia e Artificialia
Corso di formazione all'arte contemporanea
“I miei tappeti non sono nati come quadri, come oggetti da galleria, ma sono nati come proposta per la vita di tutti i giorni. Erano pensati come tappeti da mettere in casa, da calpestare. Sotto sotto c’era l’intenzione di far uscire l’arte dagli schemi convenzionali e di farla vivere dentro l’esperienza della quotidianità con una funzione e con un meccanismo interno di tipo ludico”.
Con queste parole, Piero Gilardi descrive i suoi celebri tappeti natura che innescano svariati e suggestivi temi, all’apparenza, contrapposti, come: presentazione/rappresentazione, naturale/artificiale, quotidiano/extraordinario. Attraverso questi concetti binari, oltre ad analizzare l’opera di Gilardi e di altri autori da lui incontrati lungo la sua ricerca, ci confronteremo su proposte laboratoriali che tengano conto della cura dell’ambiente e dei suoi co-abitanti per la difesa degli - essenziali - beni comuni.
Incontri gratuiti di visita e laboratorio per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2023
Come l'acqua e come pietra
La trasformazione del vivente
Occasione per sperimentare metodologie, strumenti e materiali in uso al PAV, Come l’acqua e come pietra è il corso teorico-pratico che si focalizza sull’elemento acqua, componente primaria e fondamentale per il benessere del nostro corpo, fonte d’espressione ludica e linfa preziosa dell’ambiente che ci circonda. In questa direzione di ricerca, con diverse tecniche grafico-pittoriche, vengono sviluppati gli elaborati utili a illustrare l’acqua nei suoi più diversi toni cromatici e gli organismi microscopici che la abitano: le diatomee. Il tema affrontato nell’esperienza pratica viene ripreso e approfondito durante la visita al PAV, in particolare in Giochi d’acqua, display presente nel percorso interattivo Bioma di Piero Gilardi che mette a confronto diverse strategie di cura dell’ambiente e dei suoi abitanti attraverso la difesa dei beni comuni.
Incontri gratuiti di visita e laboratorio per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti, su prenotazione e sino a esaurimento posti.
2022
Mercoledì 9 febbraio 2022
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Vedere alzarsi la foresta
Dopo l’escalation di distruzione ambientale che ha toccato vaste aree, dal Brasile all’Eurasia, del nostro unico pianeta, emerge fortemente il tema della responsabilità umana nel futuro dell’habitat che vede co-abitare tutte le specie viventi. In una dimensione oggettivamente interconessa, la missione biologica dei viventi nel corso del tempo si è dovuta adattare a migrazioni spontanee, o forzate, trovando continuamente nuovi ambienti in cui radicarsi. Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo. La massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità, come emerge da dalle ricerche di Maria Thereza Alves, artista presente nella mostra Sustaining Assembly e dall’esempio di Berta Cáceres, attivista celebrata nell’installazione ambientale permanente Berta del Gruppo Wurmkos.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2021
Giovedì 25 febbraio 2021
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Semi per il cambiamento
Dopo l’escalation di distruzione ambientale che ha toccato vaste aree, dal Brasile all’Eurasia, del nostro unico pianeta, emerge fortemente il tema della responsabilità umana nel futuro dell’habitat che vede co-abitare tutte le specie viventi. In una dimensione oggettivamente interconessa, la missione biologica dei viventi nel corso del tempo si è dovuta adattare a migrazioni spontanee, o forzate, trovando continuamente nuovi habitat in cui radicarsi. In particolare, il trasporto dei semi avvenuto accidentalmente attraverso le grandi navi mercantili nel corso dei secoli, è stato un importante mezzo per la circolazione di specie non autoctone che hanno modificato il paesaggio dei luoghi di approdo. A partire da tali riflessioni viene introdotto il tema del giardino in movimento teorizzato da Gilles Clément, che indica una nuova via teorica, per la quale la massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità. Il giardino, altrimenti inteso come luogo in cui la vegetazione viene selezionata e organizzata secondo criteri culturali di addomesticazione della natura selvaggia, può cambiare dunque la sua connotazione e divenire luogo di azione, relazione e accoglienza. Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2020
Martedì 31 marzo 2020
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Semi per il cambiamento
Nell’articolata ricerca dell’artista Maria Thereza Alves, co-fondatrice del Partito Verde brasiliano e attivista ambientalista, emerge il tema della missione biologica delle piante in relazione alle migrazioni spontanee e forzate. In particolare, il trasporto dei semi avvenuto accidentalmente attraverso le grandi navi mercantili nel corso dei secoli, è stato un importante mezzo per la circolazione di specie non autoctone che hanno modificato il paesaggio nei luoghi di approdo. A partire da tali riflessioni verrà introdotto il tema del giardino in movimento, teorizzato da Gilles Clément, che indica una nuova via teorica, per la quale la massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità. Il giardino, altrimenti inteso come luogo in cui la vegetazione viene selezionata e organizzata secondo criteri culturali di addomesticazione della natura selvaggia, può cambiare dunque la sua connotazione e divenire luogo di azione, relazione e accoglienza.
Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2018
6 dicembre 2018
ore 15 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Fluttuante come il tempo
Come l’arte si confronta con il nostro bene comune inalienabile.
A partire da Jardin Mandala di Gilles Clément, e attraverso l’analisi di casi studio tratti da ricerche artistiche a carattere partecipativo e sociale, si osserva quanto il tempo sia percebile nella continua reciprocità che intercorre tra i ritmi della natura e degli esseri umani. Questi esempi propongono una nuova visione in cui tutti gli esseri viventi fanno parte di un sistema coevolutivo e in delicato equilibrio fra resistenza e resilienza dei fenomeni. Le diverse esperienze artistiche - che incorporano altri campi disciplinari come la biologia, l’ecologia o l’antropologia - indagate nelle loro componenti immaginifiche e utopiche, sono qui osservate anche alla luce delle conoscenze della fisica che individua nello spaziotempo, il palcoscenico in cui tutto si manifesta.
Con la partecipazione di Emanuele Pensavalle, Ingegnere aerospaziale.
Incontro proposto a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2017
22-29 novembre, 6 dicembre 2017
ore 17 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Il Tempo che ci vuole
Percorso formativo dove l’arte si confronta con il concetto di tempo, bene comune inalienabile
Il seme trattiene il tempo. […] Tra l’istante della sua nascita dal frutto e il momento della sua crescita,
non succede niente. Niente, per settimane, mesi, anni. Talvolta secoli.
Questo niente cancella il tempo ma conserva la vita.
Gilles Clément
Il seme di Paeonia Officinalis impiega circa due anni per la sua germinazione, costituendo così un esempio emblematico di come il tempo della trasformazione sia, in natura, molto diverso dalla nostra percezione del vivere quotidiano. Nessun altro organismo vivente è infatti capace di una così lunga apnea biologica. A partire dalla mostra temporanea dedicata all’artista svizzero Uriel Orlow, e attraverso l’analisi di diversi casi studio tratti da ricerche artistiche a carattere partecipativo e sociale, si intende indagare l’elemento tempo, in relazione alla continua reciprocità che intercorre tra i ritmi della natura e degli esseri umani. L’oggetto-tempo, concetto elaborato dall’entomologo e architetto del paesaggio Gilles Clément, stimolerà una riflessione sui diversi significati che tale termine acquisisce nell’arte e in altri campi disciplinari quali la biologia, l’ecologia, l’etnografia. Le diverse esperienze artistiche indagate nelle loro componenti immaginifiche ed utopiche possono costituire modelli reali per il vivere quotidiano. In epoca contemporanea, gli artisti diventano responsabili dei segni che producono e dunque della conseguente funzione sociale. In tale ottica, l’opera d’arte è intesa come dispositivo formale atto a generare relazioni tra le persone e il contesto ambientale, il cui fine è quello di ricostruire uno spazio comune di impegno sociale condiviso, generando uno stato di consapevolezza in cui gli esseri umani, come tutti gli altri esseri viventi, fanno parte intrinsecamente del contesto sistemico e coevolutivo della natura.
Percorso in tre incontri per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2016
23 novembre, 7 e 4 dicembre 2016
ore 17 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Inventare Paesaggi sociali
L’arte nell’ambiente come processo di costruzione di identità collettive
A partire da progetti realizzati nel corso del tempo, quali la Libera Scuola del Giardino con myvillages e New Alliances con il collettivo statunitense Critical Art Ensemble, vengono analizzate quelle pratiche artistico relazionali la cui caratteristica principale è la processualità in grado di operare un cambiamento attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. Si tratta di progetti dove piante, persone e animali possono cooperare in forme complesse d’alleanza sul fronte della visione di una nuova forma di paesaggio e di ambiente. In questo senso agisce l’apicoltura urbana praticata dall’associazione Urbees che ha collocato alcune colonie di apis mellifera su La Folie du PAV, opera ambientale variamente fiorita di Emmanuel Louisgrand. L’allevamento delle api con la produzione di miele non è l’unico scopo di tale sperimentazione poiché, attraverso il progetto TOBee promosso dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, è stata avviata una strategia di biomonitoraggio sistematico, attuato attraverso tecnologie digitali, che interessa diverse aree della città in cui sono collocati una serie di alveari. I dati che emergono dalle analisi (poiché la mobilità degli imenotteri si limita a un raggio d’esplorazione circoscritto) mettono in luce dettagli riguardanti le caratteristiche botaniche presenti e la qualità dell’habitat con lo scopo di informare, lavorare alle criticità che è possibile risolvere ed essere consapevoli della qualità ambientale del territorio. Con queste premesse sarà possibile procedere all’individuazione di tutti gli aspetti caratterizzanti di processi analoghi e definire i presupposti di progettazione specifica per i nostri ambienti e comunità di riferimento.
Percorso in tre incontri svolto con il contributo del MIUR per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti PAV/AEF in collaborazione con Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e con Città di Torino - ITER RISORSE in Città .
CTC Comunità Temporanea di Costruzione
Avviato con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, la docente del Corso di Tecniche della Scultura Ornella Rovera e con giovani neo laureati, il percorso prevede una modalità di formazione continua, caratterizzata dalla partecipazione all’allestimento delle mostre temporanee, ai workshop con gli artisti presenti al PAV e agli incontri di approfondimento dei programmi permanenti. Si tratta di un programma sperimentale di residenza in itinere avviata dal PAV nell’ambito della formazione di studenti e artisti che, dopo aver completato il loro percorso formale, entrano in contatto con le produzioni di arte contemporanea proposte da artisti e curatori negli ambiti dell’arte e del campo educational.
PAV/AEF in collaborazione con Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Libera Scuola del Giardino
Il corso di formazione nasce a partire dall’incontro con Wapke Feenstra, artista olandese, membro del collettivo internazionale Myvillages presente all'interno della mostra Grow It Yourself curata da Marco Scotini. Il progetto di costruzione di un giardino nel parco si aggiunge alle ricerche avviate al PAV con l’obiettivo di dar vita a una nuova e specifica identità collettiva, finalizzata alla coltivazione e lavorazione di prodotti vegetali, alimentari e di manufatti. Esperienza comune che si sviluppa a livello progettuale e fattivo, La Libera Scuola del Giardino si conforma come un contributo diretto all'International Village Shop, network avviato sin dal 2007 dal collettivo Myvillages, che riunisce piattaforme temporanee o permanenti per lo scambio di prodotti locali e si conforma come una rete internazionale diffusa in spazi rurali e urbani. L’attività svolta nel territorio del PAV vede l’avvio progressivo di produzioni temporanee per la vendita di prodotti, ottenuti attraverso la coltivazione delle materie prime, la loro raccolta e lavorazione.
Percorso per tutti
PAV PAV/AEF in collaborazione con Myvillages
2015
Giovedì 22 gennaio
ore 16 – 17:30
PAV, via Giordano Bruno 31
Conoscere il PAV, il museo nella natura
Appuntamenti offerti a insegnanti ed educatori per un incontro conoscitivo in cui visitare la mostre permanenti, temporanee e il parco, presentando i programmi e le attività per le scuole, i gruppi, le famiglie. A cura delle Attività Educative e Formative del PAV .
2014
Giovedì 22 maggio
ore 17 – 22
presso il Santuario della Consolata
Sensi e parole nell’opera d’arte
Making Sense, a cura di UICI, Torino
Visita accessibile al Santuario e alla Torre Campanaria condotta da Francesco Fratta
Cena al buio a cura di Rocco Rolli, Tactile Vision
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, Politecnico di Torino.
Programma Making Sense
Giovedì 17 aprile
ore 17.30 – 22.30
presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Sensi e parole nell’opera d’arte
Workshop con Domenico Papa, curatore e storico dell’arte
a cura del Dipartimento Educazione, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino.
Sabato 18 gennaio
ore 10 – 18
presso il PAV
Sensi e parole nell’opera d’arte
Workshop a cura di Orietta Brombin
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino.
2013
venerdì 28 giugno
ore 9.30 – 17.00
SUMMER SCHOOL
Castello di Rivoli, Museo Arte Contemporanea
Giornata di studi sulla CULTURA ACCESSIBILE
Il Museo palestra dell’accessibilità
A cura di Dipartimento Educazione Castello di Rivoli e Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus
Giovedì 13 Giugno
ore 9.30 – 17.00
Arte e Percezione Sensoriale
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino
Il seminario Arte e percezione sensoriale nasce dall’impegno comune del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, Attività Educative e Formative del PAV
2012
Progetto per:
Summer School Project 2012/Dipartimento Educazione
Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea
IN/OUT/AROUND, PAV, Torino, settembre 2011
IN/OUT/AROUND: INFO&LEARNING
Conoscere le percezioni per comunicare e sperimentare l’arte.
13, 14, 15 settembre 2012
A fronte dell’esperienza maturata con il fotografo sloveno Evgen Bavcar, si propone un percorso di informazione e studio sui temi del diritto universale alla visione, esteso a un possibile approccio somestesico con l’ambiente e i luoghi del sapere e dell’esperienza.
Il workshop formativo teorico/pratico, con riferimento all’arte contemporanea, verterà sui temi dell’accessibilità, della percezione aumentata, delle strategie espressive che si possono attuare con tutti i pubblici, fornendo strumenti e metodi volti a promuovere la conoscenza e l’autonomia in ambito artistico.
Evgen Bavcar, Workshop_23/Il mio specchio, percezione non normativa
PAV, Torino, 29 e 30 aprile 2011
Grazie alla fortunata conoscenza di Evgen Bavcar e della sua idea etico-estetica di “diritto universale alla visione”, si è evoluta la ricerca, avviata da tempo, del mettere in atto quanti più dispositivi di accessibilità per il pubblico con disabilità, in questo caso, sensoriale. Alla domanda come riuscire a far “vedere” le opere in mostra alle persone cieche?, la risposta è stata quella di impegnare risorse e dispositivi per riuscire a trasmettere l’immagine negata con strumenti non ordinari. Sono stati perciò individuati alcuni semplici accorgimenti, o ausili, che hanno reso “comprensibili” le fotografie in bianco e nero scattate dal fotografo cieco: didascalie in corpo sedici 1, traduzioni in linguaggio Braille, mappe tattili degli spazi museali e delle singole opere in mostra, visite guidate che hanno trasmesso chiare indicazioni spaziali e oggetti concreti da esplorare attraverso il tatto.
Il percorso IN/OUT/AROUND: INFO&LEARNING, estendendo l’esperienza alle varie percezioni, riunisce diverse fonti di approfondimento: i sensi come medium nell’arte (Roberto), sensibilizzazione sociale nei progetti territoriali (Taramino), testimonianza diretta e approccio filosofico alla visione (Fratta), potenzialità innovative del Design for all (Rolli), esempi di applicazione museale (Brombin).
Il recente Manifesto dell’accesso alla cultura per tutti 2 propone alle Istituzioni culturali e museali un cambio di mentalità, focalizzando lo sguardo affinché il presupposto dell’accessibilità possa essere inserito già in fase di progettazione e programmazione delle mostre, con continuità e investendo le risorse che si hanno. Solo in questo modo l’eccezione può diventare routine, e la mentalità cambiare, perché per usare le parole di Basaglia:
“Noi desideriamo che il nostro corpo sia rispettato; tracciamo dei limiti che corrispondono alle nostre esigenze, costruiamo un’abitazione al nostro corpo.” 3
Piero Gilardi, Ipogea, 2011, PAV, Torino
1Vedi: Linee guida per la leggibilità
e fruibilità del patrimonio museale
da parte dei disabili, ANS
2Associazione Nazionale Subvedenti ONLUS, Milano 19 dicembre 2005 (www.subvedenti.it)
I partecipanti al Tavolo Cultura Accessibile del Piemonte, promosso da CPD e Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, sono: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Rivoli, Consulta per le persone in difficoltà Onlus – Torino, Città dell’arte Fondazione Pistoletto Onlus – Biella, Città di Torino – Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie – Settore Disabili e Redazione Città Aperta – Servizio Passepartout Servizi Integrati per la Disabilità Motoria, Fondazione Fitzcarraldo Onlus -Torino, Fondazione Paideia Onlus -Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino, Fondazione Torino Musei, Istituto Italiano per il Turismo per tutti – Torino, Istituto Sordi di Torino, La Venaria Reale – Venaria, PAV/Parco Arte Vivente – Torino, Susa Culture Project, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Torino
Il Manifesto dell’accesso alla cultura per tutti è stato presentato per la prima volta al seminario ArtLab 11, Fondazione Fitzcarraldo, Lecce, 22-23-24 settembre 2011
3 Franco Basaglia, Corpo, sguardo e silenzio – L’enigma della soggettività in psichiatria, 1965, in Scritti vol I, p. 305
Il corso si è svolto in collaborazione con:
Città di Torino, Divisione Servizi Socio Assistenziali e Rapporti con le Aziende Sanitarie
Accademia Albertina di Belle Arti, Torino
UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Torino
Tactile Vision, Associazione culturale, Torino
Programma degli incontri:
Giovedì 13 settembre
1. I sensi deregolati. Esperienze di reinvenzione e limitazione della percezione nella ricerca artistica contemporanea
a cura di Maria Teresa Roberto, docente di storia dell’arte moderna e contemporanea, Accademia Albertina di Torino.
Ore 10-13
2. Visione e visibilità, corpo reale e corpo virtuale. Strategie di valorizzazione dell’arte praticata da persone con disabilità
a cura di Tea Taramino, curatrice Arte Plurale, Città di Torino Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Servizio Disabili. Con esperienza di laboratorio accessibile
Ore 14,30-17,30
Venerdì 14 settembre
3. Che cosa vedono gli altri sensi? Funzione vicariante e percezione somestesica, con esercitazioni pratiche
a cura di Francesco Fratta, consulente per l’accesso alla cultura e per la didattica speciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Torino. Con esercitazioni pratiche
Ore 10-13
4. Toccare l’arte. Tecniche di comunicazione speciale
a cura di Rocco Rolli, architetto, esperto di comunicazione accessibile museale, Tactile Vision. Con materiali in esposizione
Ore 14,30-17,30
Sabato 15
5. Medium corporale e ricerca artistica contemporanea. L’Art Program del PAV e l’accessibilità ai contenuti, con esperienza di laboratorio accessibile
a cura di Orietta Brombin, curatrice Attività Educative e Formative PAV. Con esperienza di laboratorio accessibile
Ore 10-13
6. Tavola rotonda e conclusioni, sala di Goshka Macuga
Ore 15-17
Andreas Gedin, Taking over, 2011, PAV, Torino
VIAGGIO NEI LUOGHI DELL’ARTE
Progetto per scoprire come luoghi senza impedimenti architettonici possano diventare zone senza barriere concettuali, aperte alla creatività attiva. Nel workshop in programma si attiva con il pubblico una metodologia che mette in risalto le capacità percettive di ognuno al fine di rendere accessibili in maniera pratica linguaggi artistici spesso fisicamente distanti e di difficile sperimentazione.
Promosso dal Mibact – Ufficio Valorizzazione e Comunicazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, Associazione Culturale Artenne, condotto da AEF/PAV.
Attività proposta a tutti i pubblici
2024
Naturalia e Artificialia
Corso di formazione all'arte contemporanea
“I miei tappeti non sono nati come quadri, come oggetti da galleria, ma sono nati come proposta per la vita di tutti i giorni. Erano pensati come tappeti da mettere in casa, da calpestare. Sotto sotto c’era l’intenzione di far uscire l’arte dagli schemi convenzionali e di farla vivere dentro l’esperienza della quotidianità con una funzione e con un meccanismo interno di tipo ludico”.
Con queste parole, Piero Gilardi descrive i suoi celebri tappeti natura che innescano svariati e suggestivi temi, all’apparenza, contrapposti, come: presentazione/rappresentazione, naturale/artificiale, quotidiano/extraordinario. Attraverso questi concetti binari, oltre ad analizzare l’opera di Gilardi e di altri autori da lui incontrati lungo la sua ricerca, ci confronteremo su proposte laboratoriali che tengano conto della cura dell’ambiente e dei suoi co-abitanti per la difesa degli - essenziali - beni comuni.
Incontri gratuiti di visita e laboratorio per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2023
Come l'acqua e come pietra
La trasformazione del vivente
Occasione per sperimentare metodologie, strumenti e materiali in uso al PAV, Come l’acqua e come pietra è il corso teorico-pratico che si focalizza sull’elemento acqua, componente primaria e fondamentale per il benessere del nostro corpo, fonte d’espressione ludica e linfa preziosa dell’ambiente che ci circonda. In questa direzione di ricerca, con diverse tecniche grafico-pittoriche, vengono sviluppati gli elaborati utili a illustrare l’acqua nei suoi più diversi toni cromatici e gli organismi microscopici che la abitano: le diatomee. Il tema affrontato nell’esperienza pratica viene ripreso e approfondito durante la visita al PAV, in particolare in Giochi d’acqua, display presente nel percorso interattivo Bioma di Piero Gilardi che mette a confronto diverse strategie di cura dell’ambiente e dei suoi abitanti attraverso la difesa dei beni comuni.
Incontri gratuiti di visita e laboratorio per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti, su prenotazione e sino a esaurimento posti.
2022
Mercoledì 9 febbraio 2022
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Vedere alzarsi la foresta
Dopo l’escalation di distruzione ambientale che ha toccato vaste aree, dal Brasile all’Eurasia, del nostro unico pianeta, emerge fortemente il tema della responsabilità umana nel futuro dell’habitat che vede co-abitare tutte le specie viventi. In una dimensione oggettivamente interconessa, la missione biologica dei viventi nel corso del tempo si è dovuta adattare a migrazioni spontanee, o forzate, trovando continuamente nuovi ambienti in cui radicarsi. Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo. La massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità, come emerge da dalle ricerche di Maria Thereza Alves, artista presente nella mostra Sustaining Assembly e dall’esempio di Berta Cáceres, attivista celebrata nell’installazione ambientale permanente Berta del Gruppo Wurmkos.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2021
Giovedì 25 febbraio 2021
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Semi per il cambiamento
Dopo l’escalation di distruzione ambientale che ha toccato vaste aree, dal Brasile all’Eurasia, del nostro unico pianeta, emerge fortemente il tema della responsabilità umana nel futuro dell’habitat che vede co-abitare tutte le specie viventi. In una dimensione oggettivamente interconessa, la missione biologica dei viventi nel corso del tempo si è dovuta adattare a migrazioni spontanee, o forzate, trovando continuamente nuovi habitat in cui radicarsi. In particolare, il trasporto dei semi avvenuto accidentalmente attraverso le grandi navi mercantili nel corso dei secoli, è stato un importante mezzo per la circolazione di specie non autoctone che hanno modificato il paesaggio dei luoghi di approdo. A partire da tali riflessioni viene introdotto il tema del giardino in movimento teorizzato da Gilles Clément, che indica una nuova via teorica, per la quale la massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità. Il giardino, altrimenti inteso come luogo in cui la vegetazione viene selezionata e organizzata secondo criteri culturali di addomesticazione della natura selvaggia, può cambiare dunque la sua connotazione e divenire luogo di azione, relazione e accoglienza. Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2020
Martedì 31 marzo 2020
ore 15 – 18
PAV, via Giordano Bruno 31
Semi per il cambiamento
Nell’articolata ricerca dell’artista Maria Thereza Alves, co-fondatrice del Partito Verde brasiliano e attivista ambientalista, emerge il tema della missione biologica delle piante in relazione alle migrazioni spontanee e forzate. In particolare, il trasporto dei semi avvenuto accidentalmente attraverso le grandi navi mercantili nel corso dei secoli, è stato un importante mezzo per la circolazione di specie non autoctone che hanno modificato il paesaggio nei luoghi di approdo. A partire da tali riflessioni verrà introdotto il tema del giardino in movimento, teorizzato da Gilles Clément, che indica una nuova via teorica, per la quale la massima espressione creativa del verde risponde ai criteri di libera diffusione dei semi e di convivenza, nell’elogio della biodiversità. Il giardino, altrimenti inteso come luogo in cui la vegetazione viene selezionata e organizzata secondo criteri culturali di addomesticazione della natura selvaggia, può cambiare dunque la sua connotazione e divenire luogo di azione, relazione e accoglienza.
Semi per il cambiamento, è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo.
Incontro proposto gratuitamente a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2018
6 dicembre 2018
ore 15 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Fluttuante come il tempo
Come l’arte si confronta con il nostro bene comune inalienabile.
A partire da Jardin Mandala di Gilles Clément, e attraverso l’analisi di casi studio tratti da ricerche artistiche a carattere partecipativo e sociale, si osserva quanto il tempo sia percebile nella continua reciprocità che intercorre tra i ritmi della natura e degli esseri umani. Questi esempi propongono una nuova visione in cui tutti gli esseri viventi fanno parte di un sistema coevolutivo e in delicato equilibrio fra resistenza e resilienza dei fenomeni. Le diverse esperienze artistiche - che incorporano altri campi disciplinari come la biologia, l’ecologia o l’antropologia - indagate nelle loro componenti immaginifiche e utopiche, sono qui osservate anche alla luce delle conoscenze della fisica che individua nello spaziotempo, il palcoscenico in cui tutto si manifesta.
Con la partecipazione di Emanuele Pensavalle, Ingegnere aerospaziale.
Incontro proposto a insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2017
22-29 novembre, 6 dicembre 2017
ore 17 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Il Tempo che ci vuole
Percorso formativo dove l’arte si confronta con il concetto di tempo, bene comune inalienabile
Il seme trattiene il tempo. […] Tra l’istante della sua nascita dal frutto e il momento della sua crescita,
non succede niente. Niente, per settimane, mesi, anni. Talvolta secoli.
Questo niente cancella il tempo ma conserva la vita.
Gilles Clément
Il seme di Paeonia Officinalis impiega circa due anni per la sua germinazione, costituendo così un esempio emblematico di come il tempo della trasformazione sia, in natura, molto diverso dalla nostra percezione del vivere quotidiano. Nessun altro organismo vivente è infatti capace di una così lunga apnea biologica. A partire dalla mostra temporanea dedicata all’artista svizzero Uriel Orlow, e attraverso l’analisi di diversi casi studio tratti da ricerche artistiche a carattere partecipativo e sociale, si intende indagare l’elemento tempo, in relazione alla continua reciprocità che intercorre tra i ritmi della natura e degli esseri umani. L’oggetto-tempo, concetto elaborato dall’entomologo e architetto del paesaggio Gilles Clément, stimolerà una riflessione sui diversi significati che tale termine acquisisce nell’arte e in altri campi disciplinari quali la biologia, l’ecologia, l’etnografia. Le diverse esperienze artistiche indagate nelle loro componenti immaginifiche ed utopiche possono costituire modelli reali per il vivere quotidiano. In epoca contemporanea, gli artisti diventano responsabili dei segni che producono e dunque della conseguente funzione sociale. In tale ottica, l’opera d’arte è intesa come dispositivo formale atto a generare relazioni tra le persone e il contesto ambientale, il cui fine è quello di ricostruire uno spazio comune di impegno sociale condiviso, generando uno stato di consapevolezza in cui gli esseri umani, come tutti gli altri esseri viventi, fanno parte intrinsecamente del contesto sistemico e coevolutivo della natura.
Percorso in tre incontri per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti.
2016
23 novembre, 7 e 4 dicembre 2016
ore 17 – 19
PAV, via Giordano Bruno 31
Inventare Paesaggi sociali
L’arte nell’ambiente come processo di costruzione di identità collettive
A partire da progetti realizzati nel corso del tempo, quali la Libera Scuola del Giardino con myvillages e New Alliances con il collettivo statunitense Critical Art Ensemble, vengono analizzate quelle pratiche artistico relazionali la cui caratteristica principale è la processualità in grado di operare un cambiamento attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. Si tratta di progetti dove piante, persone e animali possono cooperare in forme complesse d’alleanza sul fronte della visione di una nuova forma di paesaggio e di ambiente. In questo senso agisce l’apicoltura urbana praticata dall’associazione Urbees che ha collocato alcune colonie di apis mellifera su La Folie du PAV, opera ambientale variamente fiorita di Emmanuel Louisgrand. L’allevamento delle api con la produzione di miele non è l’unico scopo di tale sperimentazione poiché, attraverso il progetto TOBee promosso dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, è stata avviata una strategia di biomonitoraggio sistematico, attuato attraverso tecnologie digitali, che interessa diverse aree della città in cui sono collocati una serie di alveari. I dati che emergono dalle analisi (poiché la mobilità degli imenotteri si limita a un raggio d’esplorazione circoscritto) mettono in luce dettagli riguardanti le caratteristiche botaniche presenti e la qualità dell’habitat con lo scopo di informare, lavorare alle criticità che è possibile risolvere ed essere consapevoli della qualità ambientale del territorio. Con queste premesse sarà possibile procedere all’individuazione di tutti gli aspetti caratterizzanti di processi analoghi e definire i presupposti di progettazione specifica per i nostri ambienti e comunità di riferimento.
Percorso in tre incontri svolto con il contributo del MIUR per insegnanti, operatori culturali, educatori, studenti universitari, adulti PAV/AEF in collaborazione con Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e con Città di Torino - ITER RISORSE in Città .
CTC Comunità Temporanea di Costruzione
Avviato con gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, la docente del Corso di Tecniche della Scultura Ornella Rovera e con giovani neo laureati, il percorso prevede una modalità di formazione continua, caratterizzata dalla partecipazione all’allestimento delle mostre temporanee, ai workshop con gli artisti presenti al PAV e agli incontri di approfondimento dei programmi permanenti. Si tratta di un programma sperimentale di residenza in itinere avviata dal PAV nell’ambito della formazione di studenti e artisti che, dopo aver completato il loro percorso formale, entrano in contatto con le produzioni di arte contemporanea proposte da artisti e curatori negli ambiti dell’arte e del campo educational.
PAV/AEF in collaborazione con Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Libera Scuola del Giardino
Il corso di formazione nasce a partire dall’incontro con Wapke Feenstra, artista olandese, membro del collettivo internazionale Myvillages presente all'interno della mostra Grow It Yourself curata da Marco Scotini. Il progetto di costruzione di un giardino nel parco si aggiunge alle ricerche avviate al PAV con l’obiettivo di dar vita a una nuova e specifica identità collettiva, finalizzata alla coltivazione e lavorazione di prodotti vegetali, alimentari e di manufatti. Esperienza comune che si sviluppa a livello progettuale e fattivo, La Libera Scuola del Giardino si conforma come un contributo diretto all'International Village Shop, network avviato sin dal 2007 dal collettivo Myvillages, che riunisce piattaforme temporanee o permanenti per lo scambio di prodotti locali e si conforma come una rete internazionale diffusa in spazi rurali e urbani. L’attività svolta nel territorio del PAV vede l’avvio progressivo di produzioni temporanee per la vendita di prodotti, ottenuti attraverso la coltivazione delle materie prime, la loro raccolta e lavorazione.
Percorso per tutti
PAV PAV/AEF in collaborazione con Myvillages
2015
Giovedì 22 gennaio
ore 16 – 17:30
PAV, via Giordano Bruno 31
Conoscere il PAV, il museo nella natura
Appuntamenti offerti a insegnanti ed educatori per un incontro conoscitivo in cui visitare la mostre permanenti, temporanee e il parco, presentando i programmi e le attività per le scuole, i gruppi, le famiglie. A cura delle Attività Educative e Formative del PAV .
2014
Giovedì 22 maggio
ore 17 – 22
presso il Santuario della Consolata
Sensi e parole nell’opera d’arte
Making Sense, a cura di UICI, Torino
Visita accessibile al Santuario e alla Torre Campanaria condotta da Francesco Fratta
Cena al buio a cura di Rocco Rolli, Tactile Vision
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, Politecnico di Torino.
Programma Making Sense
Giovedì 17 aprile
ore 17.30 – 22.30
presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Sensi e parole nell’opera d’arte
Workshop con Domenico Papa, curatore e storico dell’arte
a cura del Dipartimento Educazione, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino.
Sabato 18 gennaio
ore 10 – 18
presso il PAV
Sensi e parole nell’opera d’arte
Workshop a cura di Orietta Brombin
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Attività Educative e Formative del PAV, Servizio Disabili della Città di Torino/La Galleria/Circoscrizione 8, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino.
2013
venerdì 28 giugno
ore 9.30 – 17.00
SUMMER SCHOOL
Castello di Rivoli, Museo Arte Contemporanea
Giornata di studi sulla CULTURA ACCESSIBILE
Il Museo palestra dell’accessibilità
A cura di Dipartimento Educazione Castello di Rivoli e Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus
Giovedì 13 Giugno
ore 9.30 – 17.00
Arte e Percezione Sensoriale
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino
Il seminario Arte e percezione sensoriale nasce dall’impegno comune del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Torino, Attività Educative e Formative del PAV
2012
Progetto per:
Summer School Project 2012/Dipartimento Educazione
Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea
IN/OUT/AROUND, PAV, Torino, settembre 2011
IN/OUT/AROUND: INFO&LEARNING
Conoscere le percezioni per comunicare e sperimentare l’arte.
13, 14, 15 settembre 2012
A fronte dell’esperienza maturata con il fotografo sloveno Evgen Bavcar, si propone un percorso di informazione e studio sui temi del diritto universale alla visione, esteso a un possibile approccio somestesico con l’ambiente e i luoghi del sapere e dell’esperienza.
Il workshop formativo teorico/pratico, con riferimento all’arte contemporanea, verterà sui temi dell’accessibilità, della percezione aumentata, delle strategie espressive che si possono attuare con tutti i pubblici, fornendo strumenti e metodi volti a promuovere la conoscenza e l’autonomia in ambito artistico.
Evgen Bavcar, Workshop_23/Il mio specchio, percezione non normativa
PAV, Torino, 29 e 30 aprile 2011
Grazie alla fortunata conoscenza di Evgen Bavcar e della sua idea etico-estetica di “diritto universale alla visione”, si è evoluta la ricerca, avviata da tempo, del mettere in atto quanti più dispositivi di accessibilità per il pubblico con disabilità, in questo caso, sensoriale. Alla domanda come riuscire a far “vedere” le opere in mostra alle persone cieche?, la risposta è stata quella di impegnare risorse e dispositivi per riuscire a trasmettere l’immagine negata con strumenti non ordinari. Sono stati perciò individuati alcuni semplici accorgimenti, o ausili, che hanno reso “comprensibili” le fotografie in bianco e nero scattate dal fotografo cieco: didascalie in corpo sedici 1, traduzioni in linguaggio Braille, mappe tattili degli spazi museali e delle singole opere in mostra, visite guidate che hanno trasmesso chiare indicazioni spaziali e oggetti concreti da esplorare attraverso il tatto.
Il percorso IN/OUT/AROUND: INFO&LEARNING, estendendo l’esperienza alle varie percezioni, riunisce diverse fonti di approfondimento: i sensi come medium nell’arte (Roberto), sensibilizzazione sociale nei progetti territoriali (Taramino), testimonianza diretta e approccio filosofico alla visione (Fratta), potenzialità innovative del Design for all (Rolli), esempi di applicazione museale (Brombin).
Il recente Manifesto dell’accesso alla cultura per tutti 2 propone alle Istituzioni culturali e museali un cambio di mentalità, focalizzando lo sguardo affinché il presupposto dell’accessibilità possa essere inserito già in fase di progettazione e programmazione delle mostre, con continuità e investendo le risorse che si hanno. Solo in questo modo l’eccezione può diventare routine, e la mentalità cambiare, perché per usare le parole di Basaglia:
“Noi desideriamo che il nostro corpo sia rispettato; tracciamo dei limiti che corrispondono alle nostre esigenze, costruiamo un’abitazione al nostro corpo.” 3
Piero Gilardi, Ipogea, 2011, PAV, Torino
1Vedi: Linee guida per la leggibilità
e fruibilità del patrimonio museale
da parte dei disabili, ANS
2Associazione Nazionale Subvedenti ONLUS, Milano 19 dicembre 2005 (www.subvedenti.it)
I partecipanti al Tavolo Cultura Accessibile del Piemonte, promosso da CPD e Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, sono: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Rivoli, Consulta per le persone in difficoltà Onlus – Torino, Città dell’arte Fondazione Pistoletto Onlus – Biella, Città di Torino – Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie – Settore Disabili e Redazione Città Aperta – Servizio Passepartout Servizi Integrati per la Disabilità Motoria, Fondazione Fitzcarraldo Onlus -Torino, Fondazione Paideia Onlus -Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino, Fondazione Torino Musei, Istituto Italiano per il Turismo per tutti – Torino, Istituto Sordi di Torino, La Venaria Reale – Venaria, PAV/Parco Arte Vivente – Torino, Susa Culture Project, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Torino
Il Manifesto dell’accesso alla cultura per tutti è stato presentato per la prima volta al seminario ArtLab 11, Fondazione Fitzcarraldo, Lecce, 22-23-24 settembre 2011
3 Franco Basaglia, Corpo, sguardo e silenzio – L’enigma della soggettività in psichiatria, 1965, in Scritti vol I, p. 305
Il corso si è svolto in collaborazione con:
Città di Torino, Divisione Servizi Socio Assistenziali e Rapporti con le Aziende Sanitarie
Accademia Albertina di Belle Arti, Torino
UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Torino
Tactile Vision, Associazione culturale, Torino
Programma degli incontri:
Giovedì 13 settembre
1. I sensi deregolati. Esperienze di reinvenzione e limitazione della percezione nella ricerca artistica contemporanea
a cura di Maria Teresa Roberto, docente di storia dell’arte moderna e contemporanea, Accademia Albertina di Torino.
Ore 10-13
2. Visione e visibilità, corpo reale e corpo virtuale. Strategie di valorizzazione dell’arte praticata da persone con disabilità
a cura di Tea Taramino, curatrice Arte Plurale, Città di Torino Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Servizio Disabili. Con esperienza di laboratorio accessibile
Ore 14,30-17,30
Venerdì 14 settembre
3. Che cosa vedono gli altri sensi? Funzione vicariante e percezione somestesica, con esercitazioni pratiche
a cura di Francesco Fratta, consulente per l’accesso alla cultura e per la didattica speciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Torino. Con esercitazioni pratiche
Ore 10-13
4. Toccare l’arte. Tecniche di comunicazione speciale
a cura di Rocco Rolli, architetto, esperto di comunicazione accessibile museale, Tactile Vision. Con materiali in esposizione
Ore 14,30-17,30
Sabato 15
5. Medium corporale e ricerca artistica contemporanea. L’Art Program del PAV e l’accessibilità ai contenuti, con esperienza di laboratorio accessibile
a cura di Orietta Brombin, curatrice Attività Educative e Formative PAV. Con esperienza di laboratorio accessibile
Ore 10-13
6. Tavola rotonda e conclusioni, sala di Goshka Macuga
Ore 15-17
Andreas Gedin, Taking over, 2011, PAV, Torino
VIAGGIO NEI LUOGHI DELL’ARTE
Progetto per scoprire come luoghi senza impedimenti architettonici possano diventare zone senza barriere concettuali, aperte alla creatività attiva. Nel workshop in programma si attiva con il pubblico una metodologia che mette in risalto le capacità percettive di ognuno al fine di rendere accessibili in maniera pratica linguaggi artistici spesso fisicamente distanti e di difficile sperimentazione.
Promosso dal Mibact – Ufficio Valorizzazione e Comunicazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, Associazione Culturale Artenne, condotto da AEF/PAV.
Attività proposta a tutti i pubblici
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
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