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TEATRUM BOTANICUM 2017
16-18 giugno 2017
Il PAV inaugura Teatrum Botanicum – Emerging Talents 2017, spazio di sperimentazione dedicato ad artisti emergenti impegnati nell’indagine artistica naturale ed ecologica che è propria del centro d’arte contemporanea.
Uno spazio circoscritto in termini temporali, tre giorni dedicati non ad una mostra convenzionale, ma un vero e proprio evento: pratiche performative, proiezioni, talk e performance-lectures, dj set e live set svincolati da una precisa intenzione curatoriale, ma determinanti a rivelare un nucleo concettuale a posteriori.
La pluralità di questioni sollevate attraverso gli interventi sono confluite in una domanda di più ampio spettro. Partendo dall’assunto che il concetto di “ambiente” difficilmente può esaurirsi in una definizione univoca (la generica accezione dell’ambiente come ciò che sta attorno a un dato elemento si può declinare in molteplici campi, dalla biologia alla fisica, dall’ecologia all’informatica) in che modo ci si può relazionare ad esso, in primis come artista? E quindi, quale potrebbe essere una personale definizione del termine o un più ampio discorso che scaturisce dall’idea di ambiente?
Questo interrogativo, posto a tutti gli artisti che avevano già preso parte alla prima edizione del festival, costituisce il punto di partenza del secondo appuntamento con Teatrum Botanicum, insieme all'unica richiesta specifica avanzata agli artisti invitati a partecipare: raccontare la propria pratica a partire dalla contingenza specifica costituita dall'ambiente del PAV e dalle tematiche dell'arte del vivente.
Nell'epoca dell'Antropocene, periodo in cui le cause antropogeniche del riscaldamento globale dettano (o dovrebbero dettare) le agende governative di tutto il mondo, l'arte vivente ci pone davanti all'urgenza di uno sforzo di ripensamento della nostra relazione con quello che l'uomo occidentale sembra aver eletto all'altro per eccellenza - la natura - muovendosi in direzione di quella dicotomia del pensiero che ci impedisce di vedere come, natura e cultura non solo siano in relazione, ma si costituiscano vicendevolmente.
La questione impostaci dal confronto con il vivente è grave, ma nondimeno i tentativi di rispondere possono esprimersi in un'infinità di registri, passando dalla ricerca, dall'indagine e persino dalla formulazione di un'accusa, al gioco, la provocazione, la proposta di alleanze e il ribaltamento dei paradigmi del senso comune.
Perciò, inaugurando la sua seconda edizione, Teatrum Botanicum continua a porsi l'obiettivo di trasformare questi tre giorni in un'occasione di riflessione che non esclude il carattere ludico, approfittando della carica performativa insita nella sua estemporaneità. Il festival, infatti, non si risolve nella sola esposizione dei lavori, ma ha l'obiettivo di attivare quanto più possibile il coinvolgimento del pubblico all'interno dello spazio espositivo, durante i momenti di cui si sviluppa il programma. Oltre alla mostra, il PAV ospiterà una serie di talk tenuti da giovani curatori, critici, filosofi, scrittori e artisti che concentrano le loro pratiche nella dimensione teorica, con cui il pubblico potrà interagire nell'ambito dei momenti di discussione proposti. Altro versante fondamentale della composizione del festival è quello della programmazione serale per cui viene elaborata un palinsesto musicale composto da live e djset, per ribadire l’intento di collocarsi al di là di una prospettiva che divide l’esperienza culturale in settori e compartimenti stagni.
Il principio fondante di quest'esperienza multiforme e inclusiva è quello di ricreare, nel corso delle sue edizioni, un ampio spaccato di quel che può essere lo scenario complessivo dei giovani artisti italiani interessati all’elemento naturale e alla dimensione ecologica. Un termine, “dimensione ecologica”, che va esteso nel suo significato, perchè anche parlare di politiche legate allo spazio urbano, di dinamiche di relazione tra uomo e territorio o di coesione sociale, riteniamo possa costituire un importante contributo al discorso ecologico.
Gli artisti coinvolti in questa seconda edizione di Teatrum Botanicum sono: Agreements to Zinedine, Enrico Ascoli, Lia Cecchin, Gaetano Cunsolo, Cleo Fariselli, Matteo Gatti, Alessio Gianardi, Paolo Inverni, La Distrazione del Fagiano, Filippo Marzocchi, Mount Fog, Giovanni Oberti, Mauro Panichella, Gianandrea Poletta, Serena Porrati, Lavinia Raccanello, Giulio Saverio Rossi, Ruben Spini, The Cool Couple.
Il programma dei talk comprende la partecipazione di: Enrico Ascoli, Atelier A, Chan, Regine Débatty, Alessandra Franetovich, Paolo Inverni, Kabul Magazine, La Distrazione del Fagiano, Leandro Pisano.
Programma:
Venerdì 16
17:00 – Opening
Tanto più spettacolare ed imponente sarà la costruzione di un edificio, tanto più impressionante e chiassosa sarà la sua distruzione #1, performance di Gaetano Cunsolo
O, performance di Cleo Fariselli, con Viola Vento
19:00 – Taboo, reading di Gianandrea Poletta
20:30 – Crouch, bind, hello, performance di Filippo Marzocchi
21:30 - At the end there will be only tubers, performance di Matteo Gatti
22:00 – Andrea Marini dj set
TDC Palazzi – Beautiful Swimmers, after party al Bunker, via Niccolò Paganini 1
Sabato 17
12:00 – How to build a glossary? Let's try with Cat's Cradle!, workshop teorico a cura di KABUL Magazine (su iscrizione)
18:30 – Presentazione del libro Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell'epoca postdigitale, con Leandro Pisano, Enrico Ascoli, Paolo Inverni e Regine Dèbatty, modera Giulia Mengozzi
20:00 – Food Job - frequencies under the tongue, performance di Enrico Ascoli in collaborazione con Gabriele Gatti, in dialogo con la presentazione del libro Nuove geografie del suono
21:00 – TDC Palazzi / Primo Amore dj set
Domenica 18
12:00 – Apertura
16:00 – Musei Cosmici: lo spazio come paradigma dell'arte russa contemporanea, lecture di Alessandra Franetovich
17:00 – Strategie della distrazione, talk di La Distrazione del fagiano
18:00 – Going West, incontro con Atelier A, Chan e Serena Porrati
19:30 - Aural, performance di Mount Fog
20.30 – Easy Life, live set di Sviz con Francesco de Cesare
Il festival, patrocinato dalla Città di Torino, è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT e della Regione Piemonte.
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Orario estivo: da mercoledì a venerdì
ore 16-19, sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
PAV Staff
Fondatore acPav / PAV
PIERO GILARDI
fondazionecentrostudipierogilardi.org
Direttore
ENRICO CARLO BONANATE
Curatore
MARCO SCOTINI
Assistente alla produzione
ALESSANDRA MESSALI
Attività Educative e Formative
Curatrice
ORIETTA BROMBIN
Educatrice museale
ELISABETTA REALI
Organizzazione eventi
VALENTINA BONOMONTE
Allestimenti
GIULIANA PONTI
Mediatore culturale
DEBORAH PARISI
Biglietteria
MARCO MONTATO
Obblighi di pubblicità e trasparenza ex L. 124/2017 Anno 2022 – soggetto ricevente: AcPAV (C.F. 08642260015)
Soggetto erogante:
1) Regione Piemonte – somme incassate:
-Euro 23.871,00 in data 26/04/2022, a titolo di acconto contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 38.464,80 in data 17/10/2022 a titolo di saldo contributo attività anno 2020 (determinazione dirigenziale n. 352/A2003B/2020 del 17 dicembre 2020)
2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
-Euro 40.790,00 a titolo di saldo contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 57.680,00 a titolo di saldo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 341/A2003C del 28 novembre 2022)
3) Comune di Torino – somme incassate:
– Euro 70.000,00 in data 04/08/2022, a titolo di contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 4821 del 20 ottobre 2021)
4) Comune di Torino – somme assegnate (non incassate):
-Euro 100.000,00 a titolo di contributo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 6711 del 15/12/2022)