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a cura delle Attività Educative e Formative del PAV
Partecipazione gratuita, sino a esaurimento posti
Iscrizione online
Ombra di tutti è la nuova fase del progetto Dall’Ombra una ricerca dell’artista Patrizio Raso intorno al monumento a Roberto Franceschi che ha avuto inizio nel 2020, in collaborazione con la Fondazione Roberto Franceschi Onlus di Milano. Il progetto “darà corpo” alla forma dell’ombra del monumento, indagando e significando nel presente l’oggetto monumentale, immaginando la materia d’ombra come un tappeto tessuto con i vestiti che l’artista raccoglie da tutti coloro che vorranno donarli, per intrecciarli insieme a quelli di Roberto Franceschi. Si dà vita così a un’ombra mobile che possa interagire con luoghi e persone, costruendo ogni volta, anche in modo estemporaneo, nuovi spazi narrativi di memoria e dialogo.
Vedere nell’ombra implica il desiderio di individuare il sospeso e l’irrisolto. L’indagine parte quindi dalla storia e dalla necessità del monumento, per poi agire sul reale. L’attenzione ricade su un presente che non perde la memoria, ma la esercita per una trasformazione che incrocia i bisogni della comunità.
Davanti al monumento a Franceschi è iniziata a Milano l’azione di raccolta di tessuti e storie. Il progetto prosegue in altri luoghi con il coinvolgimento di realtà locali dell’intero territorio nazionale, a Monno, in Valcamonica e ora a Torino. Dall’azione processuale sul monumento a Roberto Franceschi emergono storie e fatti che superano la vicenda del singolo. Si va così a creare un’ombra più ampia, di tutti, per sollecitare la memoria di un Paese che ricordi, resista e determini un presidio di giustizia e democrazia.
Ai partecipanti viene chiesto di portare con sé un indumento/tessuto, frutto di un personale collegamento che ognuno farà con i temi e le parole fondamentali del monumento a Roberto Franceschi:
RESISTENZA
LAVORO
DIRITTI
DEMOCRAZIA
MEMORIA
Biografie
Patrizio Raso, nato a Polistena (RC) nel 1978, vive e lavora a Milano. Dal 2005 al 2009 organizza in Calabria Spaventamafiosi, un laboratorio che coinvolge i cittadini in azioni collettive a tutela dell’immaginario civile. Nel 2010 crea BAUBAUS, con cui organizza numerosi laboratori serali negli spazi espositivi dell’Associazione Careof, (MI). Dal 2015 collabora con il gruppo Wurmkos. Nel 2016, con Pasquale Campanella e Monica Sgrò dà avvio a Educational Art, un progetto che unisce pratiche artistiche e sperimentazioni pedagogiche, sviluppando nuove metodologie didattiche e modelli alternativi alle istituzioni scolastiche. È nella redazione collettiva del primo numero di Fuoriregistro, quaderno di studi tra arte contemporanea e pedagogia, edito da Boîte. Nel 2019 partecipa alla residenza artistica di Aperto Art On The Boarder a Monno BS, con il progetto Ritratti reali, interviene nella lavorazione del tradizionale pezzotto per ricostruire narrative individuali e collettive. Nel 2020, per la Fondazione Roberto Franceschi, ha avviato il progetto Dall’Ombra.
Fondazione Franceschi Onlus
La Fondazione Roberto Franceschi Onlus (www.fondfranceschi.it) si è costituita nel 1996 per ricordare Roberto, studente ventenne dell’Università Bocconi di Milano, colpito a morte il 23 gennaio 1973 da un proiettile di pistola in dotazione alla polizia, che quella sera presidiava la sua Università per impedire un'assemblea aperta agli studenti delle altre Università milanesi.
In continuità con il pensiero e gli ideali di Roberto svolge attività nel settore della ricerca scientifica di particolare interesse sociale attraverso lo studio dei fenomeni di possibile emarginazione sociale rispetto ai diritti umani fondamentali, nonché della loro prevenzione.
Le sue attività principali sono: sostenere giovani ricercatori assegnando fondi per la raccolta dati sui temi della povertà, della disuguaglianza e del disagio sociale; favorire il recupero dei giovani a rischio di esclusione sociale contrastando la povertà educativa, diffondendo e difendendo la cultura della cittadinanza e della solidarietà attraverso progetti nelle scuole svolti a titolo gratuito per i beneficiari; garantire il diritto allo studio di giovani meritevoli con difficoltà economiche, favorendo il loro accesso all'Università tramite borse di studio; ricordare Roberto ogni 23 gennaio con una serata dedicata ai temi della Fondazione presso l’Università Bocconi.
Negli anni ha sostenuto 90 ricercatrici e ricercatori entrati di diritto nel Network Roberto Franceschi, rete sovranazionale di studiosi formata dalla Fondazione con l’obiettivo di promuovere e diffondere la ricerca scientifica su temi di interesse sociale.
Per quanto riguarda le sue attività nelle scuole: dal 2004 oltre 3.000 ragazzi di 27 scuole lombarde hanno partecipato alle 12 edizioni del progetto “Diritto al Lavoro”, che ha l’obiettivo di fornire agli studenti delle scuole superiori informazioni e strumenti culturali per orientarsi consapevolmente e criticamente nelle loro scelte future, partendo dall’autoanalisi delle proprie attitudini; 11 borse di studio per frequentare l’Università sono state assegnate dal 2015 a giovani meritevoli con difficoltà economiche; dal 2004 oltre 8.500 ragazzi delle scuole medie inferiori hanno partecipato a rappresentazioni teatrali e laboratori in occasione della Giornata per i diritti dell’infanzia (20 novembre); dal 2008 ha distribuito gratuitamente nelle scuole oltre 30.000 copie della Costituzione commentata progettata ed edita dalla Fondazione (a cura di Alessandro Basilico e Gherardo Colombo).
La Fondazione promuove inoltre convegni, incontri, dibattiti, iniziative culturali. Settimanalmente viene inviata a oltre 3.000 utenti la newsletter “Cogito Ergo Sum” – idee e riflessioni contemporanee. Tutti i suoi progetti sono gratuiti per i beneficiari e sostenuti economicamente attraverso la raccolta fondi.
Il monumento a Roberto Franceschi
Nel 1977 un maglio di acciaio alto sette metri fu collocato, su iniziativa del Movimento Studentesco, in via Bocconi a Milano, nel luogo in cui lo studente Roberto Franceschi il 23 gennaio 1973 era stato colpito a morte dalla polizia che quella sera presidiava l’Università.
Il maglio fu scelto al termine di un lungo ed eccezionale processo di elaborazione collettiva da parte del mondo artistico milanese, in cui fu fondamentale il contributo di Enzo Mari. Ai piedi dell’opera è posta una targa di bronzo che riporta la scritta: “A Roberto Franceschi e a tutti coloro che nella Nuova Resistenza dal ’45 ad oggi caddero nella lotta per affermare che i mezzi di produzione devono appartenere al proletariato”. Il maglio è stato ufficializzato come monumento cittadino il 23 gennaio 2013, nel 40° anniversario dell’uccisione di Franceschi, dall’allora Sindaco di Milano Giuliano Pisapia con queste parole: “Oggi i milanesi diventano proprietari di un segno di memoria e di pace: il monumento a Roberto Franceschi trasforma il luogo della sua morte in una sorgente di speranza e di impegno”.
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