La Libera Scuola del Giardino nasce come approfondimento laboratoriale delle tematiche sviluppate, a partire dal 2015, con Grow It Yourself, mostra curata da Marco Scotini. Il percorso si articola in tre workshop con Wapke Feenstra, membro del collettivo myvillages, gli incontri del gruppo di lavoro, con cadenza quindicinale, lungo un anno di ricerca e creazione, e con Andrea Caretto|Raffaella Spagna partecipanti e conduttori di un workshop intensivo di produzione dei trasformati vegetali.
Il desiderio che muove il progetto è quello di definire una nuova e specifica identità collettiva, basata su esperienze comuni sia progettuali che fattive, finalizzata alla conoscenza delle risorse naturali presenti nel territorio del PAV.
Attraverso le fasi di studio, coltivazione e trasformazione delle specie botaniche, si intende colmare la distanza che normalmente c’è fra il consumo e la produzione culturale, perché partecipando alla creazione di un bene culturale comune sia realizzabile la compenetrazione fra chi produce e chi consuma un prodotto finale.
Il progetto, allʼinterno delle AEF|Attività Educative e Formative del PAV, si conforma come un contributo diretto all’International Village Shop, network avviato sin dal 2007 dal collettivo myvillages, che riunisce piattaforme temporanee o permanenti per lo scambio di prodotti locali e si conforma come una rete internazionale diffusa in spazi rurali e urbani.
Lʼattività, svolta nel parco di 23.500 mq del Centro sperimentale d’arte contemporanea, vede lʼavvio progressivo di produzioni temporanee per la vendita e lo scambio di prodotti, ottenuti attraverso la coltivazione delle materie prime, la loro raccolta e lavorazione. Nello specifico viene identificata allʼinterno del parco un’area quadrangolare divisa in quattro settori di coltivazione a orto a cui si accompagnano altrettante porzioni attigue di terreno per la crescita spontanea delle specie prative, lasciate libere di esprimere al massimo la biodiversità che il terreno offre.
Dalla coltivazione del giardino, dalle aree spontanee e da tutto il territorio del PAV, prende avvio l’elaborazione di prodotti stagionali ottenuti attraverso la coltivazione delle materie prime; a questa filiera di produzione si aggiungono la realizzazione di confezioni che presentino le materie trasformate in una forma adatta allo scambio e alla commercializzazione.
I contenuti della sperimentazione sono divisi in quattro ambiti legati gli uni agli altri:
GIARDINO
Partendo dal dissodamento del terreno, la concimazione, messa a dimora delle piante e pacciamatura, il giardino comprende ad oggi le seguenti specie: noce, sambuco, nocciolo, menta, salvia, basilico, timo, lavanda, camomilla, finocchio selvatico, malva, calendula; sono in via di crescita robbia tintoria e zucche lagenarie.
Nelle aree spontanee si attende la crescita e fioritura di saponaria, verbena, iperico e artemisia.
Oltre alle specie coltivate nel giardino sono già presenti nel parco: alloro, caprifoglio, dardo di Cupido, edera, equiseto, ginepro, ginestra, ibisco, kaki, kiwi, melo, melo selvatico, prugnolo, rosa canina, rosmarino, glicine, rose di varie tipologie, tipha, vite, mora.
PRODOTTI
Nella prima fase del progetto sono in produzione: semi per il libero scambio, miele, oleoliti cosmetici, sali scrub aromatizzati, saponi, creme cosmetiche, profumatori per cassetti. A questi prodotti a base vegetale, si aggiungono i manufatti che completano la promozione del progetto: borse, t-shirt, carta da imballo, cartoline, biglietti augurali, poster, gadgets.
Ultimo lavoro prodotto il Colouring Book, in vendita presso il bookshop del museo.
NEGOZIO
Sulla base dei disegni realizzati dal gruppo progettuale è stata realizzata un’unità mobile, scomponibile, per l’esposizione dei prodotti trasformati.
La bancarella modulare, realizzata in materiali leggeri (legno, cassette da vino e contenitori in commercio), è facilmente montabile e trasportabile insieme ai prodotti che contiene. Questo permette di trasportare lo shop all’interno del PAV e in ambiti esterni, come mostre, manifestazioni, mercati allʼaperto.
INSEGNA
Allʼinterno del progetto generale Libera Scuola del Giardino, viene scelto di utilizzare uno specifico nome per il negozio mobile che conterrà i prodotti, PAV POP UP, e a questa scritta si affianca un nuovo logo ad hoc. Questi due segni distintivi sono inclusi negli apparati di comunicazione, etichette e confezioni dei prodotti esposti.
ARCHIVIO EVENTI PUBBLICI
19 giugno 2016, ore 10
Andrea Caretto | Raffaella Spagna condurranno EPIDERMA _Workshop 02, giornata nella quale gli artisti, grazie alla loro ricerca (già sperimentata nella rassegna Stupinigi Fertile curata da Rebecca de Marchi), porteranno a frutto la produzione di trasformati a partire dalle erbe raccolte nel giardino e nel parco.
7 luglio 2016, ore 18
Saranno presentati al PAV gli esiti del primo anno di sperimentazione della Libera Scuola del Giardino, con la presenza di Wapke Feenstra e Marco Scotini, in occasione dell’inaugurazione delle mostre Libera Scuola del Giardino e Wild Energies: persone in movimento, di Marguerite Kahrl e Marjetica Potrc.
Conduzione del progetto
Wapke Feenstra, Collettivo myvillages
Conduzione Workshop
Andrea Caretto|Raffaella Spagna
Coordinamento
Orietta Brombin
Gruppo di lavoro
Andrea Alauria, Mohsen Baghernejad Moghanjooghi, Valentina Bassetti, Valentina Bonomonte, Martina Campione, Marialuisa Camurati, Tommaso Cannataro, Stefania Crobe, Valeria Dardano, Francesca Doro, Katia Facciolo, Andrea Famà, Angelo Antonio Ferrante, Ermanno Lattini, Elena Laureri, Martina Maiorano, Daniela Maronetto, Gabriele Nicola, Chiara Pigoni, Giovanna Porfido, Noel Ratini, Elisabetta Reali, Carolina Rossi Casanovas, Leardo Sciacoviello, Maria Sessa, Alessandro Weber.
Con la partecipazione di:
Gruppo CTC (Comunità Temporanea di Costruzione)
Urbees, apicoltura urbana, Torino
Collettivo OltreModo | ASL TO1 | Coop. La Rondine | Coop. Frassati | Ass. Il Bandolo Onlus
Cooperativa Paradigma, Torino
Cooperativa La Luna Blu, Moncalieri (TO)
Istituto Superiore Pininfarina, Moncalieri (TO)
Progettazione area giardino
Gianluca Cosmacini, con la collaborazione di Filippo Alossa
Con la consulenza di
Antonio Barletta e Leyla Rizzo
Daniele Fazio
Con il supporto tecnico di
Claudio Tunno, Vivai Tunno, Alpignano (TO)
Per informazioni: Tel. 011 3182235 | lab@parcoartevivente.it