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a cura di Marco Scotini
10 giugno - 22 ottobre 2023
A sei anni dalla personale La Passione del Grano realizzata nel 2017, il gruppo Wurmkos torna al PAV con il progetto inedito Andare con le radici, a cura di Marco Scotini. La mostra, in continuità con le urgenze delineate nella precedente bipersonale Macchine del Dissenso di Marcelo Expósito e Oliver Ressler, individua nel mondo vegetale un ambito dal quale è possibile attingere per apprendere nuovi modelli di vita volti a immaginare forme virtuose di convivenza sociale, nel tentativo di scardinare le gerarchie costitutive delle politiche neoliberiste.
Il laboratorio di arti visive Wurmkos, fondato nel 1987 a Sesto San Giovanni, è un’esperienza ‘basagliana’ che mette in relazione arte e disagio psichico senza porsi obiettivi di salvezza. Al progetto presentato al PAV, così come in tutte le altre attività del gruppo, prendono parte e cooperano artisti, con disagio e non, critici e persone che partecipano alle molteplici azioni di nascita, crescita e sviluppo dei progetti.
Andare con le radici prende forma a partire dalla primavera del 2020 ed è il frutto di un percorso di autoriflessione e trasformazione che ha come soggetto in primo luogo le metodologie adottate dal gruppo stesso. In questo processo diviene un riferimento fondamentale la pratica del mutuo appoggio teorizzata dal pensatore militante Pëtr A. Kropotkin: spinta primaria che sta al centro di ogni forma di vita biologica e sociale, il mutuo appoggio si configura come una sorta di principio guida dell’evoluzione della vita sulla terra. Svariati esempi di alleanze fra piante, funghi e diverse forme di vita rendono evidente come in natura la sopravvivenza in condizioni talvolta inadatte alla vita sia possibile grazie al sostegno reciproco. Conoscere e studiare esseri viventi che abitano il pianeta Terra da molto più tempo dell’essere umano significa imparare nuove strategie da chi ha sviluppato migliori strumenti di adattamento e, come scrive Stefano Mancuso, attraverso lo studio della biodiversità possiamo coltivare sguardi utili a comprendere la nostra pluralità.
Guardando alle radici, si può apprendere come gestire collettivamente i rischi e le difficoltà della ‘vita sotterranea’ attraverso movimenti coordinati volti alla creazione di uno spazio comune, immaginando un agire che prende forma attraverso relazioni di alleanza. Così, nel sottosuolo urbano, lontano da un centro distratto, artisti dai percorsi eterogenei, proprio come specie di piante differenti, intrecciano storie e segni che non dobbiamo necessariamente interpretare ma accogliere.
La mostra si articola a partire da un dispositivo calpestabile dove lo spazio è immaginato per essere vissuto come un suolo, una piazza, un universo, un flusso che ospita una comunità vegetale non più conforme a una visione antropocentrica. Il lavoro collettivo sonda lo spazio non solo come campo visivo ma anche come ambiente sul quale fare esperienza e abolire le gerarchie, passando da una condizione verticale a una orizzontale. Il progetto è il frutto di una serie di elementi che si mescolano senza fondersi e dell’intenzione collettiva di ‘fare mondi’ senza perdere la propria unicità. Attraverso un processo di trasformazione e di valorizzazione della diversità, Andare con le radici connette il nostro corpo con il corpo del territorio, interpretando il laboratorio come ambiente plurale. Una selva che da bosco diviene foresta: un ecosistema basato sull’interdipendenza di organismi, una gigantesca trama vitale la cui esistenza si compie grazie alla varietà degli elementi che la compongono.
Nell’ambito della programmazione di Workshop con gli artisti a cura di AEF Attività Educative e Formative del PAV, il gruppo Wurmkos ha condotto un seminario aperto a studenti delle Accademie di Belle Arti e un workshop pubblico dal titolo Andare con le radici.
Il gruppo Wurmkos è composto da: Susanna Abate, Cecilia Amaya, Michela Blandini, Simona Camisani, Marco Campanella, Pasquale Campanella, Walter Carnì, Caterina Caserta, Roberta Colombo, Moira Cretti, Giulia Croce, Alice Cutuli, Angela Di Bartolomeo, Salvatore Fede, Antonio Ferro, Tina Mastrolembo, Jelena Milosevic, Francesco Munari, Elisabetta Notarangelo, Laura Plebani, Patrizio Raso, Michael Rotondi, Greta Sassone, Monica Sgrò, Marta Tonetti, Vincenzo Trunfio, Daniele Warm, Chiara Zappella. In collaborazione con: Francesco Bertelé, Francesca Marconi Si ringraziano: Filippo Ballarin, Cecilia Galli, Giuseppe Iavicoli, Antonio Maniscalco.
Le mostre sono realizzate con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Città di Torino.
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Orario estivo: da mercoledì a venerdì
ore 16-19, sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
PAV Staff
Fondatore acPav / PAV
PIERO GILARDI
fondazionecentrostudipierogilardi.org
Direttore
ENRICO CARLO BONANATE
Curatore
MARCO SCOTINI
Assistente alla produzione
ALESSANDRA MESSALI
Attività Educative e Formative
Curatrice
ORIETTA BROMBIN
Educatrice museale
ELISABETTA REALI
Organizzazione eventi
VALENTINA BONOMONTE
Allestimenti
GIULIANA PONTI
Mediatore culturale
DEBORAH PARISI
Biglietteria
MARCO MONTATO
Obblighi di pubblicità e trasparenza ex L. 124/2017 Anno 2022 – soggetto ricevente: AcPAV (C.F. 08642260015)
Soggetto erogante:
1) Regione Piemonte – somme incassate:
-Euro 23.871,00 in data 26/04/2022, a titolo di acconto contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 38.464,80 in data 17/10/2022 a titolo di saldo contributo attività anno 2020 (determinazione dirigenziale n. 352/A2003B/2020 del 17 dicembre 2020)
2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
-Euro 40.790,00 a titolo di saldo contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 57.680,00 a titolo di saldo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 341/A2003C del 28 novembre 2022)
3) Comune di Torino – somme incassate:
– Euro 70.000,00 in data 04/08/2022, a titolo di contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 4821 del 20 ottobre 2021)
4) Comune di Torino – somme assegnate (non incassate):
-Euro 100.000,00 a titolo di contributo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 6711 del 15/12/2022)