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DI RAME, CERA, FERRO, GLICINI E GHIACCIO
Elena Mazzi: 10 anni di paesaggi olfattivi, laboratori e conversazioni
a cura di Marco Scotini
15 giugno – 23 ottobre 2022
Il Parco Arte Vivente presenta Di rame, cera, ferro, glicini e ghiaccio. Elena Mazzi: 10 anni di paesaggi olfattivi, laboratori e conversazioni, mostra personale dell'artista Elena Mazzi a cura di Marco Scotini. Con questo nuovo appuntamento il PAV ribadisce l’attenzione dedicata ai giovani artisti italiani, facendo seguito alla mostra collettiva La Natura e la Preda.
Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) abita a Torino da poco più di un anno: nei suoi lavori la dimensione locale e quella globale si sovrappongono continuamente, sottolineando il ruolo delle piccole comunità nelle grandi questioni dell’attualità, nelle sfide della contemporaneità e nella Storia. E la prima tra le piccole comunità presenti in questa mostra è proprio quella del quartiere del PAV, protagonista di Smellscapes, un lavoro pensato specificamente per questa mostra, centrato sulla dimensione olfattiva e la cultura materiale, botanica e gastronomica territoriale per creare essenze che funzionino come rappresentazioni partecipative e alternative del territorio. La produzione di profumi, che mette a valore materiali organici e non organici, spesso non convenzionali, è resa possibile dalla preziosa collaborazione di alcune maestranze del territorio.
Smellscapes è un esempio del metodo di lavoro di Elena Mazzi, che vuole costruire relazioni tra i territori a rischio e le comunità che li abitano. Le sue opere ci sollecitano a pensare un nuovo rapporto ecologico tra natura, cultura e mondo attraverso soluzioni poetiche ed estetiche davvero eterogenee: nella mostra convivono infatti installazioni, film, opere luminose, create con fibre tessili frutto di materiali riciclati; o ancora la cera d’api, o raffinati assemblaggi di oggetti (spesso di scarto) trovati nel tessuto cittadino.
L’obiettivo è quello di trovare sempre una risposta non convenzionale alle urgenze ecologiche, al collasso delle biodiversità, cercando nuovi immaginari di interconnessione, intersezione e mutua dipendenza: l'orizzonte del lavoro di Elena Mazzi, nei contenuti e nelle metodologie, è quello di sensibilizzare all’ecologia tutti colori che sono coinvolti in esso - dai partecipanti ai workshop, agli attivisti intervistati, dalle figure professionali con le quali collabora al pubblico delle mostre. E lo fa smascherando l’apparente separazione tra la scienza o la geopolitica e la nostra vita quotidiana: pensiamo ad esempio all’installazione Copperialities (2022, nato nel 2019 nell'ambito di Scientific Visualizations: Impact on Practice, presso la Libera Università di Bolzano-Bozen); in questo lavoro l'artista si concrenta sull’utilizzo del solfato di rame in agricoltura (il cosiddetto verderame) per farci avvicinare al complesso lavoro degli scienziati del suolo.
Nel progetto sull’apicoltura nomade En route to the South (2015, realizzato in collaborazione con Rosario Sorbello), invece, le api sono messe in parallelo alle storie di migrazione umana. Nel video The Upcoming Polar Silk Road (2021), accompagnato dall'arazzo Snow Dragon (2019) si trattano fenomeni di interesse globale: come se fosse un finto video promozionale, l’opera racconta lo sviluppo della cosiddetta Nuova Via Polare della Seta, ovvero un progetto di infrastrutture e rotte commerciali nell’Artico promosse dalla Cina. Un’operazione che, letteralmente, sfrutta lo scioglimento dei ghiacciai causato dal cambiamento climatico.
Nell'ambito del public programme della mostra, il 5 Luglio il PAV ospita Soils Matter, un incontro interdisciplinare dedicato alla relazione tra pratiche artistiche contemporanee, il suolo e le scienze del suolo, promosso e curato dal gruppo di ricerca del progetto Scientific Visualizations: Impact on Practice della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano-Bozen.
Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: der TANK a Basilea, MADRE a Napoli, ar/ge kunst a Bolzano, Sodertalje Konsthall a Stoccolma, Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Ha partecipato a diversi programmi di residenza tra cui ZK/U a Berlino, Skaftfell Center for the Arts in Islanda, HIAP a Helsinki, Guilmi Art project in Abruzzo, Via Farini a Milano, Fundacion Botin in Spagna, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Future Farmers A.I.R. a San Francisco, Spinola Banna per l’arte, Botkyrka AIR a Stoccolma. È vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation, Movin’up. Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art di Stoccolma. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: der TANK a Basilea, MADRE a Napoli, ar/ge kunst a Bolzano, Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo Novecento di Firenze, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, 16° Quadriennale di Roma, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. È vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali.
Nel periodo di apertura al pubblico della mostra, su prenotazione, le AEF Attività Educative e Formative del PAV propongono alle scuole e ai gruppi l’attività laboratoriale La città delle api, sperimentazione naturalistica in ambito urbano dove la socialità di questi importanti insetti impollinatori è proposta come veicolo per giungere alla conoscenza dei meccanismi che regolano le popolazioni in un’ottica ecologica. Nell’ambito della rassegna di Workshop con gli artisti, Elena Mazzi conduce il workshop pubblico dal titolo Smellscapes, un percorso di esplorazione del territorio in cui è situato il PAV per lavorare alla produzione di essenze di quartiere. Il percorso di ricerca partecipativa si sviluppa su più date: 31 maggio, 28 giugno e 5 ottobre 2022.
La mostra è realizzata con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Città di Torino. Si ringrazia [N.A!] Project.
Pav Staff Servizi Pubblicazioni Newsletter Trasparenza Privacy policy
PAV Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d'arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, Torino
T. +39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
Orario estivo: da mercoledì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione, da martedì a venerdì
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Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
Art Program
L’art program, diretto da Piero Gilardi, si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni d’arte contemporanea, interventi permanenti e temporanei sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte cosiddetta ecologica; sperimentazioni che includono materiali organici e inorganici, e dove la vita – con le attuali riflessioni bioetiche sull’uso di determinate pratiche – indotta anche attraverso mezzi biotecnologici.
Attività educative e formative
Le attività educative e formative, curate da Orietta Brombin, prevedono il coinvolgimento del pubblico in workshop e seminari condotti dagli artisti stessi, oltre a un programma aperto a tutti, con visite guidate, stage di formazione per insegnanti, operatori e studenti di tutte le età e per il pubblico adulto. Il programma propone itinerari di conoscenza teorica, workshop e laboratori in collaborazione con esperti di varie discipline, fornendo mezzi e materiali per vivere un’esperienza personale ricca di stimoli cognitivi, emotivi ed espressivi.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini. Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Orario estivo: da mercoledì a venerdì
ore 16-19, sabato e domenica ore 12-19
Orario invernale: venerdì ore 15-18
sabato e domenica ore 12-19
Per scuole e gruppi, su prenotazione,
da martedì a venerdì
PAV Staff
Fondatore acPav / PAV
PIERO GILARDI
fondazionecentrostudipierogilardi.org
Direttore
ENRICO CARLO BONANATE
Curatore
MARCO SCOTINI
Assistente alla produzione
ALESSANDRA MESSALI
Attività Educative e Formative
Curatrice
ORIETTA BROMBIN
Educatrice museale
ELISABETTA REALI
Organizzazione eventi
VALENTINA BONOMONTE
Allestimenti
GIULIANA PONTI
Mediatore culturale
DEBORAH PARISI
Biglietteria
MARCO MONTATO
Obblighi di pubblicità e trasparenza ex L. 124/2017 Anno 2022 – soggetto ricevente: AcPAV (C.F. 08642260015)
Soggetto erogante:
1) Regione Piemonte – somme incassate:
-Euro 23.871,00 in data 26/04/2022, a titolo di acconto contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 38.464,80 in data 17/10/2022 a titolo di saldo contributo attività anno 2020 (determinazione dirigenziale n. 352/A2003B/2020 del 17 dicembre 2020)
2) Regione Piemonte – somme assegnate (non incassate):
-Euro 40.790,00 a titolo di saldo contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 309/A2003C/2021 del 29 novembre 2021)
-Euro 57.680,00 a titolo di saldo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 341/A2003C del 28 novembre 2022)
3) Comune di Torino – somme incassate:
– Euro 70.000,00 in data 04/08/2022, a titolo di contributo attività anno 2021 (determinazione dirigenziale n. 4821 del 20 ottobre 2021)
4) Comune di Torino – somme assegnate (non incassate):
-Euro 100.000,00 a titolo di contributo attività anno 2022 (determinazione dirigenziale n. 6711 del 15/12/2022)