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Giovedì 3 e venerdì 4 ottobre 2024
RECOMBINANT ECOLOGIES
a cura di Andris Brinkmanis
Giovedì 3 ottobre, alle ore 18, il PAV è lieto di presentare la sesta edizione del festival Teatrum Botanicum e la mostra dal titolo Recombinant Ecologies, eventi dedicati ad artisti emergenti, le cui pratiche sono legate a tematiche ecologiche.
La mostra, curata da Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, affronta il concetto di Recombinant Ecologies - introdotto da Stephen Hinchliffe e Sarah Whatmore nel 2006 - ovvero quegli ambienti dove varie forme di vita si trovano a convivere in modi inaspettati a causa del cambiamento climatico nell’epoca dell'Antropocene. I palcoscenici ideali di tale fenomeno sono le città, dai centri urbani alle periferie, che a causa di disastri ambientali vengono invase da specie di animali che prima avevano il loro habitat naturali altrove. La mostra, tuttavia, non si limita a focalizzarsi sulla proposta avanzata dai due teorici, ma mira ad ampliare lo sguardo verso vari fenomeni di ibridazione e convivenza tra diverse forme di vita.
La collettiva propone le diverse visioni degli artisti in mostra, studenti e alumni del Dipartimento di Arti Visive della sede di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Gabriele Carrera, Elisa Ceneri, Martina Ferrari, Edna Gee, Arianna Maria Leva, Nicolò Minisi, Giacomo Segantin, Mario Uliassi e di Filippo B. Chilelli (Collettivo Pessima), che, contribuendo a fornire un personale panorama sulla situazione attuale delle tematiche ecologiche, danno forma a una pluralità di contesti e punti di vista. All’interno del festival si inseriscono anche i lavori performativi di altri studenti e alumni dell’Area Visual Arts di NABA Penelope Andronico, Nicolò Minisi, Marte Gastaldello e Marlee Wilson, insieme a Luca Frati e Simona Coltello (Collettivo Pessima) che generano momenti simbiotici e relazionali tra lo spazio, sia fisico che mentale, e i corpi ricombinati.
Ecco che si creano nuove vite ibridate: creature che solitamente vivevano in spazi incontaminati migrano in ambienti urbani; nuovi minerali, frutto di un antropocentrismo evolutivo; differenti sistemi economici che assumono ruoli definiti e ricombinanti e tutto il panorama queer ed eco-queer che fluidifica i paradigmi identitari e i paesaggi liminali.
In questo contesto, la consapevolezza di tali fenomeni ci permette di guardare l’ambiente, urbano e non, con una nuova prospettiva, superando la dicotomia tra ambito naturale e culturale. Non esiste più una natura intatta che non rifletta anche i cambiamenti politici, sociali e culturali, ma forse, per questo motivo, le nuove generazioni hanno un rapporto diverso con gli elementi naturali, un rapporto che potremmo definire fluido, queer, una sorta di interspecismo adattivo dove l’identità e status quo sono sempre ibridi e in continuo cambiamento.
La parola recombinant è stata usata in passato anche da teorici come Felix Guattari, Franco Bifo Berardi e dal collettivo artistico Critical Art Ensemble per la loro idea di Recombinant Theatre. Felix Guattari e Gilles Deleuze usano modalità recombinant, ovvero voci ricombinanti, per indicare quando la loro scrittura collettiva diventa una sorta di voce unica, dove gli elementi che distinguono i due autori si intrecciano a tal punto da formare un corpo unico, un corpo moltitudo.
ALMARE, organizzazione di base a Torino dedicata alle pratiche contemporanee che utilizzano il suono come mezzo espressivo, cura la sezione conclusiva del programma di Teatrum Botanicum proponendo due film documentari focalizzati su scene musicali contemporanee non occidentali. il 3 ottobre verrà proiettato Singeli movement: Greed for Speed (Polonia 2022), è un documentario di Jan Moss che racconta la scena della musica Singeli, un genere nato all'inizio del secolo nello slum Mburahati di Dar es Salaam, in Tanzania. Il giorno seguente, con la collaborazione di Evolving Soundscapes, verrà presentato Noise is Serious Shit! (Indonesia 2023) è un film-documentario sulla scena noise a Yogyakarta (Indonesia). Diretto da Hilman Fathoni, il film contiene interviste a diversi musicisti come Ari Wulu, Rully Shabara, Indra Menus, il proprietario dell'etichetta Wok The Rock, nonché i produttori di sintetizzatori Ucok (Lifepatch), Lintang (Kenali Rangkai Pakai) e altri. La proiezione di Singeli Movement: Greed for Speed verrà aperta da un talk con il duo torinese Chocolate and Cream e Janet Buhanza, presidentessa dell’associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione; Noise is Serious Shit! sarà invece introdotto insieme a Luigi Monteanni.
Dopo le proiezioni, il programma si conclude con i dj set a cura di Chocolate and Cream e Luigi Monteanni e ospitati da Imbarchino.
Il festival e la mostra sono realizzati con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande Accademia di Belle Arti in Italia e la prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Con i suoi due campus di Milano e Roma, offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design, fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari, oltre a PhD e Special Programmes. Fondata da Ausonio Zappa a Milano nel 1980, coinvolgendo in una prima fase Guido Ballo e Tito Varisco, e poi attivando un nucleo di artisti tra cui Gianni Colombo, l’Accademia ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. NABA è stata selezionata da QS World University Rankings® by Subject come la migliore Accademia di Belle Arti italiana e tra le prime 100 istituzioni al mondo in ambito Art & Design, è stata inserita da Domus Magazine tra le 100 migliori scuole di Design e Architettura in Europa, e da Frame tra le 30 migliori scuole postgraduate di Design e Fashion al mondo.
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