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Workshop_12 Progettare con il vivente
Condotto da Piero Gilardi
26 febbraio 2010
Negli ultimi 10 anni è andata affermandosi la Bio-Arte; termine questo molto generale che accomuna varie esperienze quali l’arte ecologica, l’arte del vivente e la bio-tech art. Tuttavia fin dagli anni ’70 del 900 alcuni artisti hanno fatto esperienze implicanti forme e fenomeni del vivente, sia nel contesto dell’Arte Povera che della Land Art.
Oggi l’area artistica della Bio-Arte stà sviluppando esperienze sempre più complesse e stà sedimentando elementi teorici più precisi ed approfonditi che in passato, anche attraverso un fecondo scambio interdisciplinare con le scienze biologiche.
Ecco alcuni concetti base elaborati dalla Bio-Arte:
IL VIVENTE E’ STUTTURALMENTE SISTEMICO
Ogni essere vivente nasce, vive, si riproduce e muore attraverso l’interazione tra il proprio codice genetico d’origine e tutti i complessi eventi ambientali che lo circondano e l’accompagnano.
Dal punto di vista della Biosfera le nozioni di nascita e morte hanno un senso molto relativo in quanto la sua ciclicità mantiene ininterrotta la vita delle specie che la costituiscono e che si coevolvono nell’universo.
Nel progettare con il vivente occorre quindi tener presente questo legame di interdipendenza che agisce nella vita di tutti gli organismi, cogliendone gli aspetti sistemici e le inter-relazioni.
IL VIVENTE SI EVOLVE ATTRAVERSO IL CONNUBIO CON L’ALTERITA’
Ogni essere vivente, sottoposto alla pressione selettiva dell’ambiente, cerca continuamente di adattarsi modificando la sua fitness di vita, ma soprattutto cercando di incorporare l’alterità di altri organismi vivente per raggiungere, attraverso l’ibridazione con essi, una più complessa capacità di sopravvivenza. Per l’essere umano tali dinamiche sono state depotenziate per effetto dello sviluppo della cultura. Alla ominizzazione, raggiunta sul piano biologico a partire dalla condizione dei primati 5 milioni di anni orsono, si è affiancato il processo di umanizzazione tutt’ora un corso di sviluppo.
L’intelligenza umana è consustanziale alle altre forme di intelligenza del vivente, ma la cultura umana ha permesso di superare molte delle situazioni di scacco imposte dall’ambiente naturale, geofisico e biologico.
L’essere umano oggi è in grado tecnicamente di manipolare il codice genetico aprendo la strada a ibridazioni e mutazioni molto rapide rispetto ai ritmi della evoluzione biologica. Pur avendo chiaro che il codice genetico è solo uno dei due fattori della dialettica dello sviluppo della vita, gli artisti bio-tech e della transgenetic art intendono renderci edotti delle nuove responsabilità che l’essere umano si assume, nel gestire i processi della riproduzione biologica con le bio-tecnoscienze.
IL VIVENTE E’ ATTRAVERSATO DA VASTI PROCESSI COLLABORATIVI E NON SOLO DALLA COMPETIZIONE DARWINIANA.
Nel ‘900 lo sviluppo in senso razionalistico-omologante della cultura umana, sul piano dei modelli sociali e produttivi, ha suscitato nel pensiero dei filosofi, degli scienziati e degli artisti la ricerca e la valorizzazione della diversità. Oggi in particolare l’“intelligenza ecologica” fa riferimento alla Bio-diversità. Ma questa giusta tensione non deve farci dimenticare la fondamentale importanza dei processi di cooperazione tra gli esseri e le specie viventi e quindi dei flussi della relazionalità a tutti i livelli.
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