Parco Arte Vivente
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Workshop_25 Methodology of squandering
(Metodologia dello sperpero)

Condotto da Norma Jeane
13 e 14 aprile 2012

I due giorni di workshop indagano il desiderio di relazionarci con ciò che è altro da noi e con l’istinto a incorporare quanto vogliamo far nostro, fino allo sperpero di risorse dettato dal modello consumistico.
In Methodology of squandering
 Norma Jeane, in collaborazione con lo chef Luca Fogato, tratta i delicati rapporti concettuali che si hanno con il cibo: il suo consumo, il valore simbolico e l’impatto emotivo dell’uso non utilitaristico di questa materia complessa che differenzia in modo sostanziale la nostra specie dal resto del regno animale.

Il workshop si articola in momenti teorici e di discussione sulle pratiche di sperpero / distruzione / alienazione, nell'ambito dell’arte contemporanea come in altre discipline creative affini. Seguono la progettazione e realizzazione di un intervento pratico, da svolgere singolarmente o in gruppo, in cui sperimentare il medium del cibo attraverso la sua manipolazione fisica e concettuale.

Norma Jeane ha partecipato alla mostra Illuminazioni della 54a Biennale di Venezia 2011 curata da Bice Curiger, presentando #Jan25 #Feb12 #Feb14 #Feb17 (Who's Afraid of Free Expression?), opera interattiva che ha messo a disposizione del pubblico grandi quantità di plastilina rossa, bianca e nera, colori della bandiera egiziana.

I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, alla 54 Biennale di Venezia (2011), Objectif Exhibitions (Anversa, 2011), Kunst Halle Sankt Gallen (2010), Palais de Tokyo (Parigi, 2009), Frieze Projects (Londra, 2008), Biennale di Lione (2007), Martin Gropius Bau (Berlino, 2006), Swiss Institute (New York, 2005), Helmhaus (Zurigo, 2004), MoMA QNS (New York, 2002) e PS1 Institute for Contemporary Art (New York, 2001).

Norma Jeane (l’artista) nasce a Los Angeles mentre Marilyn Monroe (la star del cinema) moriva nella notte del 4 agosto 1962. Prendendo possesso delle generalità di qualcun altro, rinunciando a un genere specifico, e creando una proliferazione di personalità, Norma Jeane produce innumerevoli versioni “copia e incolla” del personaggio, in cui coesistono diverse caratteristiche, trascendendo ogni possibile individualità esistente. È, infatti, un’artista senza corpo.