Attraverso la tecnica teatrale dello psicodramma l’intento del workshop è condurre alcuni dei partecipanti- con l’ascolto del resto del gruppo – attraverso il re-enacting – come per il film stesso in mostra – di ciò che involontariamente è stato censurato nella propria vita emotiva e serbato nell’inconscio.
Il processo si concentrerà su quattro macro-temi della censura (violenza, politica, religione e sessualità), al centro del percorso di mostra. A partire da questa pratica psico-teatrale Dionisio e Invernizzi ri-analizzeranno insieme ai partecipanti la serie di scene censurate emerse dalla ricerca e il percorso che ha condotto alla versione di sceneggiatura rimessa in scena nel film “Il mio unico crimine è vedere chiaro nella notte”.
Le tappe della ricerca e le tematiche di rilievo verranno poi narrate attraverso una visita guidata della mostra stessa assieme la curatrice e l’artista.